A fine novembre il Nucleo Operativo per l’Attività di Vigilanza Ambientale (NOAVA), struttura
operativa del Corpo forestale regionale, insieme a personale della Stazione forestale di Monfalcone
ed in stretta collaborazione con la Direzione sviluppo territoriale della Provincia di Gorizia, ha
sottoposto a sequestro penale un impianto di distribuzione carburanti presente nell’Isontino.
Il provvedimento si è reso necessario poiché le acque reflue provenienti dai piazzali ove
sono ubicati gli impianti di erogazione venivano recapitate, attraverso un sistema di
collettamento, direttamente nel sottosuolo tramite un pozzo perdente.
Lo scarico di questi reflui, che per la normativa sono da ritenere reflui industriali, veniva
effettuato senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione prevista dal Decreto legislativo
152/2006 che detta le norme in materia di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle
risorse idriche.
A seguito di quanto accertato, oltre ad aver provveduto al sequestro dell’impianto, si
segnalavano i responsabili alla Procura della Repubblica di Gorizia.
Con i tecnici del Dipartimento provinciale dell’ARPA di Gorizia si è inoltre provveduto ad
effettuare opportuni campionamenti dei liquidi scaricati e dei sedimenti presenti nel pozzo
perdente al fine di verificare, attraverso le analisi dei campioni, se lo scarico abbia causato
anche un inquinamento del terreno sottostante.
L’attività svolta rientra in una campagna di controlli in materia ambientale riguardante in
particolar modo la gestione dei rifiuti, gli scarichi idrici e le emissioni in atmosfera, portata
avanti nel territorio isontino dal Nucleo Operativo, con l’intervento del personale delle Stazioni
forestali di Gorizia e Monfalcone e con la stretta collaborazione dell’Ufficio Ambiente della
Direzione Sviluppo Territoriale dell’Amministrazione provinciale goriziana.
INFO:
marvi.poletto@regione.fvg.it; tel. 0432 -
660092
Posizione organizzativa trattazione degli affari riguardanti il corpo forestale regionale a supporto del responsabile della struttura
Foto: Marco Pradella