Intervento antibracconaggio delle Stazioni forestali di Udine e San Giorgio di Nogaro
Durante una delle attività programmate sul territorio al fine di contrastare le diverse
pratiche di bracconaggio, personale del Corpo forestale regionale, in un servizio congiunto,
effettuato da appartenenti alle Stazioni forestali di Udine e San Giorgio di Nogaro, nella
giornata di sabato scorso ha rilevato, lungo il torrente Torre, in comune di Pradamano, su un
terreno di proprietà demaniale, un impianto abusivo predisposto per la cattura di uccelli, con uno
sviluppo di ottanta metri lineari di reti di tipo cosiddetto giapponese.
Dopo un appostamento nei dintorni, che non ha dovuto prolungarsi molto nel tempo, è stato
possibile individuare il responsabile dell’attività illecita che è stato identificato e quindi
segnalato all’Autorità giudiziaria.
L’impianto abusivo, di forma piuttosto complessa e ben mimetizzato nella vegetazione presente
sulle sponde del Torre, era stato attivato con diciassette richiami vivi e due richiami acustici e
nelle reti erano già stati catturati due zigoli.
Immediatamente dopo l’identificazione del bracconiere, i forestali hanno proseguito l’a
ttività di polizia ambientale, perquisendo l’abitazione e le pertinenze a disposizione del
responsabile dell’attività illecita: sono stati così rinvenuti due zigoli, cinque lucherini, sette
verdoni, due fringuelli e due gazze, tutte specie protette delle quali è vietata la caccia e la
detenzione.
Gli animali appena catturati sono stati liberati sul posto mentre le altre specie, oltre ai
richiami vivi, sono state affidate in custodia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al
titolare del “Centro recupero fauna in difficoltà” di San Canzian d’Isonzo, autorizzato ad ospitare
in cura animali selvatici illegalmente catturati o conservati, in attesa delle decisioni della
Magistratura.