Nell'ambito del progetto promosso dal Parco naturale Dolomiti friulane il giorno 17 luglio
scorso, con il coordinamento del tecnico faunista dott. Antonio Borgo e la fattiva collaborazione
del personale del Corpo forestale regionale, si sono svolte le operazioni di rilascio in Val
Cimoliana di 10 esemplari di marmotta, precedentemente catturati in Val Senales (Alto Adige).
La liberazione è avvenuta nella Valle Monfalconi di Cimoliana (4 soggetti) e nella Valle
Monfalconi di Forni (6 soggetti), in corrispondenza di alcune tane preesistenti scavate da
individui erratici, e costituisce l'atto conclusivo di un'iniziativa finalizzata al ritorno di
questa specie nel territorio del Parco, iniziata ancora nel 1977 dall'allora Comitato Provinciale
della Caccia.
Con l'istituzione dell'area protetta, l'Ente Parco ha dato vita ad un progetto organico di
studio e reintroduzione della marmotta, promuovendo 17 operazioni di immissione per un totale di
165 esemplari liberati, a seguito delle quali questo roditore ha originato delle colonie in gran
parte delle aree idonee delle Dolomiti friulane, andando a ricostituire uno degli anelli più
caratteristici delle reti trofiche proprie degli ambienti alpini.
La prossima tappa del progetto prevede la cattura di alcuni esemplari per la raccolta di
campioni di tessuto, necessari allo studio della variabilità genetica della colonia formatasi sul
Monte Buscada, una delle prime ad essersi insediatasi con successo nelle Dolomiti friulane.
Ciò consentirà di valutare la differenziazione genetica instauratasi nell'arco di alcuni
decenni rispetto alla popolazione di origine, da cui erano stati catturati i soggetti alla base
della reintroduzione.
INFO:
roberto.luise@regione.fvg.it
Ispettorato ripartimentale delle foreste di Pordenone; tel. 0434 - 529215