Stabilire rapidamente il reale fabbisogno di spesa delle Autonomie locali per pagare i lavori di opere già concluse o in corso di completamento, al fine di consentire alla Giunta regionale di approvare entro il 31 marzo una delibera sul patto di stabilità degli Enti locali che sia il più possibile rispondente agli impegni assunti e permettere alle aziende di ricevere quanto loro dovuto.
Era questo l'obiettivo fissato nella seduta del 1° marzo del Consiglio delle Autonomie locali, presieduto da Ettore Romoli, al quale hanno partecipato gli assessori regionali alle Finanze, Sandra Savino, e alle Autonomie locali, Elio De Anna. Alla riunione hanno portato il loro contributo anche i presidenti dell'Anci, Mario Pezzetta, e dell' Upi, Enrico Gherghetta, oltre al sindaco di Remanzacco, Dario Angeli, promotore di un'iniziativa concernente il concorso del sistema delle Autonomie locali al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica per l'anno 2013. E' emersa la comune consapevolezza sia delle gravi criticità, che il patto di stabilità sta generando sul tessuto economico e sociale, sia della necessità che il sistema regione Friuli Venezia Giulia nel suo complesso si muova con grande coesione nell'affrontare il problema localmente e nei confronti del governo nazionale.
Se gli amministratori locali denunciano una situazione in cui l'impedimento a spendere per opere pubbliche già avviate rischia di portare al collasso imprese e famiglie, gli amministratori regionali fanno presente la durezza del confronto con lo Stato sui contenuti e sulle modalità di una patto che, al momento, prevede un’ulteriore diminuzione di possibilità di spesa nel 2013, quantificata in 600 milioni di euro rispetto a quella del 2011.
Come hanno fatto notare l'assessore alle Finanze, Savino, impegnata nel confronto con la Ragioneria generale dello Stato, e l'assessore alle Autonomie locali, De Anna, il problema riguarda nello stesso modo la Regione e tutti gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia perché il patto con il Governo è negoziato dalla Regione, ma da questo patto dipende poi quello tra l'amministrazione regionale e gli Enti locali.
Sarà il tavolo costituito dai rappresentanti di Comuni, Province e Regione a valutare se saranno sufficienti i 90 milioni che la Regione ha deciso di liberare in favore delle autonomie locali, con l'accortezza – segnalata dall’assessore De Anna – che la rilevazione possa essere il più possibile aderente alla realtà, per non correre il rischio di liberare risorse che poi non verranno in realtà utilizzate.
L'assessore Savino ha garantito la continuità dell'impegno della Regione nei confronti del governo nazionale, avanzando proposte per contenere l'impatto della riduzione della possibilità di spesa. Il presidente del CAL, Romoli, ha concluso l'incontro ricordando che il 'sistema regione' è unico e che 'essendo tutti nella stessa barca occorre trovare forte collaborazione e convergenza' anche su questo problema. Il Consiglio delle Autonomie sarà convocato nuovamente l'11 marzo per verificare i risultati del lavoro del tavolo tra Regione e rappresentanti delle Autonomie locali.