E' stata un'occasione importante, per l'assessore regionale alle Risorse rurali,
agroalimentari e forestali Claudio Violino, quella offerta dagli ''Stati generali''
dell'itticoltura d'acqua dolce, in particolare della troticoltura, svoltisi a Villa Manin di
Passariano, per ribadire come anche tale settore (che fa ormai parte integrante dell'economia del
territorio agricolo regionale) sia assolutamente strategico per la promozione del Friuli Venezia
Giulia.
L'itticoltura infatti concorrere a pieno titolo a completare l'offerta che compone l'immagine
eccellente della regione, ora trasmessa attraverso il marchio 'Tipicamente Friulano'. Assieme alla
qualità dei prodotti degli allevamenti situati lungo i corsi d'acqua dolce e nella zona delle
risorgive, ormai consolidata e di pregio, gli allevamenti della nostra regione, ha ricordato
Violino, sono altresì leader in Europa per la quantità. La produzione regionale rappresenta infatti
il 40 per cento dell'intera produzione nazionale e le trote allevate nelle aziende ittiche del
Friuli Venezia Giulia, e i prodotti derivati vengono per gran parte esportati in Germania.
Sulla base di queste considerazioni e in relazione ai traguardi raggiunti in questi anni
dall'itticoltura, la Regione, per valorizzare ulteriormente questa realtà e i suoi prodotti, sta
valutando la creazione di una IGP (Indicazione Geografica Protetta) o di una DOP (Denominazione di
Origine Protetta) della ''Trota friulana''. Un riconoscimento che oltre a tutelare i prodotti e le
aziende può rappresentare un valore aggiunto, atto a riconoscere lo sviluppo di questo
settore. Il convegno è stato organizzato dall'Università di Udine e dalla Sezione
regionale dell'Associazione piscicoltori italiani, con l'obiettivo di fare il punto sulle
possibilità di innovazione nell'allevamento della trota iridea, la varietà più diffusa negli
allevamenti del Friuli Venezia Giulia. Marco Galeotti, coordinatore del progetto ''Innovazione
della filiera della trota iridea regionale per il miglioramento della qualità e dell'interazione
con l'ambiente'', nel corso dei lavori ha illustrato l'entità e le peculiarità del settore, mentre
Emilio Ribaldi, sempre dell'ateneo friulano, ha sottolineato la valenza sui mercati nazionali ed
esteri dei prodotti ittici freschi e trasformati di facile tracciabilità, elevata qualità e
salubrità, ottenuti attraverso processi rispettosi dell'ambiente e del benessere animale. Secondo
Pier Domenico Stefanuto, allevatore e rappresentante dell'Assopiscicoltori, occorre infine
orientare ancor più la qualità delle produzioni ittiche locali verso le attese dei consumatori.
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FOTO: Archivio Direzione Centrale risorse rurali, agroalimentari e
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