Lo scorso 3 marzo si è tenuto a Udine uno degli incontri conclusivi relativi al
ciclo di appuntamenti che il Servizio caccia pesca e ambienti naturali della Direzione Centrale
risorse rurali, agroalimentari e forestali ha dedicato al processo di partecipazione per la stesura
del Piano di gestione delle ZPS “Magredi di Pordenone”.
Il processo di partecipazione è stato sviluppato all’interno di 4 tavoli di confronto
dedicati ai principali argomenti riguardanti la gestione dell’area: Agricoltura, Acqua, Caccia e
pesca, Valorizzazione del territorio, Aspetti amministrativi.
L’incontro dedicato alla “Valorizzazione” si è tenuto ad Udine e si è rivolto alle
Amministrazioni dei Comuni interessati dalla presenza del sito tutelato, al mondo del
Associazionismo, della Cultura, del volontariato e della scuola. L’obiettivo strategico dell’Asse
dedicato a questo tema, come è stato illustrato nell’intervento, è quello di affrontare il tema
della biodiversità connettendolo agli altri aspetti con cui essa è in rapporto: coinvolgimento
della popolazione e delle scuole, aumento della consapevolezza rispetto al valore dell’area,
integrazione degli aspetti che riguardano la valorizzazione del territorio. Fra questi oltre alla
tutela ambientale, l’agriturismo, il turismo sostenibile, la promozione dei prodotti tipici locali
e della biodiversità legata alle varietà e cultivar in via d’estinzione. Il Piano di gestione
quindi, se i soggetti locali vengono opportunamente coinvolti, può trasformarsi in un opportunità
per tutti quelli che vivono ed operano nel territorio. Per favorire tutto ciò il Servizio
regionale, ha messo a predisposto un sito web appositamente dedicato alla ZPS (www.magredinatura2000.it) dov’è possibile ottenere
tutte le informazioni relative all’area tutelata con approfondimenti sulle normative europee, sul
Piano di gestione e sulle Misure di Conservazione in fase di redazione.
Sul sito è anche possibile conoscere lo stato di avanzamento del processo partecipativo, le
informazioni relative alla catalogazione e ai piani di monitoraggio degli habitat e delle specie
tutelate all’interno dell’area stessa.
Come illustrato nel dettaglio dal dott. Stefano Fabian in rappresentanza del Servizio
regionale e dalla dott. ssa Bagnetti di Agriconsulting, scopo dell’Asse dedicato alla
valorizzazione è quello di mettere a sistema un insieme di forze già operanti nel territorio. Tale
obbiettivo diviene anche il metodo privilegiato di una serie di azioni dedicate a immaginare nuovi
scenari, prospettive e nuove suggestioni attraverso la realizzazione di Misure di conservazione
concrete.
Sono state, per questo predisposte le schede con l’elenco delle possibili azioni da
condividere con il territorio locale e raggruppate a seconda della tipologia in: IA (Interventi
Attivi), PD (Programmi Didattici e didattici), RE (Misure regolamentari), IN (Incentivi ed
Indennità “Natura 2000”), MR (Programmi di monitoraggio).
Il territorio quindi non viene più trattato a compartimenti stagni ma viene configurato come
un sistema capace di integrare fra loro gli aspetti della tutela della diversità biologica, della
cultura e delle tradizioni locali. In tal modo il territorio può costituire come risorsa capace di
dare valore aggiunto alla realtà socioeconomica del luogo.
Tra le proposte avanzate quella che ha suscitato maggior interesse è senz’altro quella di
creare un Marchio d’area dedicato al territorio dei Magredi da concedere in uso alle produzioni e
ai servizi eco- sostenibili accompagnandolo ad un sistema di certificazione di qualità ambientale .
La creazione del Marchio dovrebbe essere quindi preceduto dalla stesura di un disciplinare d’u
so che definisca i criteri di certificazione affiancando l’utilizzo dello stesso a strategie di
marketing capaci di promuovere le peculiarità ambientali dell’area e i prodotti di qualità locali.
Fondamentale per il successo del percorso è quello di integrare e coordinare meglio i Soggetti
istituzionali competenti: siano essi in capo alla Regione come ad esempio l’ERSA (Agenzia Regionale
per lo sviluppo rurale) o le altre Amministrazioni pubbliche locali (Provincia, Comuni ecc.).
Il coinvolgimento di questi Enti potrà consentire la ricognizione dei punti di forza del
territorio locale: cioè le produzioni e i servizi locali di qualità che possono godere dell’a
ttribuzione del marchio.
Ulteriore prospettiva di sviluppo è data dal rafforzamento delle realtà già esistenti come ad
esempio l’Ecomuseo “Lis Aganis” implementando un sistema capace di mettere in rete i musei, le
iniziative culturali e le Associazioni che operano sul territorio locale. Una struttura di
coordinamento come l’Ecomuseo permetterebbe una maggiore collaborazione fra i vari Comuni della
zona e di collegare la ZPS ad un sistema ambientale più vasto come quello dichiarato patrimonio
dell’umanità dall’UNESCO rappresentato dal Parco delle Dolomiti friulane.
Fra le varie realtà presenti all’incontro anche il CRAF (Centro di Ricerca e Archiviazione
Fotografica) di Spilimbergo che si è proposto come ente capace di promuovere verso l’esterno l’i
mmagine ed il paesaggio dei magredi come territorio unico della nostra Regione e del nostro
Paese.
INFO: Gabriele Iacolettig,
gabriele.iacolettig@regione.fvg.it
tel. 0432 555236
Stefano Fabian,
stefano.fabian@regione.fvg.it
tel. 0432 555695
FOTO: Stefano Fabian