Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Crisi del comparto pesca

L’entrata in vigore del Regolamento ( CE )   1967/2006 del Consiglio europeo in particolare gli artt. 13 e 14 ha costituito per le marinerie regionali che praticano l’ attività di pesca con lo strascico, le draghe e la circuizione un ulteriore danno all’attività già difficile per diversi motivi quali i costi di gestione, lo stato delle risorse biologiche, l’ ambito di pesca regionale pesantemente dimensionato dal confine con la Slovenia, i divieti derivanti dalla presenza di porti, infrastrutture a mare , sito Natura 2000.
Le regole comunitarie sulle distanze dalla costa per l’esercizio della pesca e sugli attrezzi di pesca, che non tengono conto della particolarità dell’ambito di pesca regionale,  rischiano quindi aggravare la  crisi del settore.
L’Assessore Violino ha incontrato a Trieste e a Marano gli operatori e le associazioni della pesca per approfondire gli interventi da attivare per sostenere il comparto in difficoltà nel rispetto delle regole europee.
L’Assessore sta valutando le possibili iniziative regionali di accompagnamento sociale complementari ai finanziamenti comunitari messi a disposizione per gli interventi regionali dal Fondo europeo per la pesca.
L’azione regionale dovrà armonizzarsi con l’intervento delle stato che mediante l’Unità di crisi costituita con decreto del Ministro Galan del 10 giugno 2010, della quale fanno parte le Regioni le associazioni della pesca , sindacati ed esperti del settore, sta  lavorando per concertare interventi anticrisi per il comparto e misure che possano anche riposizionare e rilanciare il comparto.

 

INFO: marina.bortotto@regione.fvg.it 
Servizio pesca e acquacoltura; tel. 0432 – 555311

 

Foto: archivio Direzione Centrale risorse agricole, naturali e forestali