Specie, requisiti sanitari, requisiti comportamentali, tutela del benessere animale.

Gli animali impiegati nella pet therapy

Gli animali impiegati negli Interventi assistiti appartengono a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo. Le specie maggiormente impiegate sono il cane, il cavallo, l’asino, il gatto e il coniglio.
I progetti di TAA e di EAA che prevedono l’impiego di specie diverse da quelle sopra elencate saranno valutati dal Centro di Referenza Nazionale per gli IAA, sentito il Ministero della Salute.
L’idoneità di specie e del singolo animale, ai fini dell’Intervento, viene valutata dal veterinario dell’équipe congiuntamente al responsabile di progetto.
Negli IAA non è consentito l’impiego di animali che abbiano un’anamnesi di abbandono e/o maltrattamento recenti, ivi compresi quelli ospitati nei canili e nei rifugi, a meno che non seguano un percorso di rieducazione e socializzazione coordinato da un medico veterinario esperto in comportamento animale (ai sensi del DM 26/11/2009) che può avvalersi di personale, anche volontario, adeguatamente formato.
Gli animali coinvolti devono essere adulti e le femmine non possono essere impiegate durante la fase estrale, la lattazione o lo stato di gravidanza avanzata (in conformità con quanto previsto dal Regolamento (CE) n. 1/2005).
Secondo le specificità dell’Intervento, il medico veterinario dell’équipe può decidere ulteriori limitazioni o esclusioni in base a esigenze o condizioni particolari degli animali impiegati al fine di salvaguardare il benessere e la salute dell’utente/paziente e dell’animale stesso.

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Requisiti sanitari generali

Gli animali scelti devono essere sottoposti preventivamente a una valutazione sanitaria dal medico veterinario dell’équipe che può avvalersi di colleghi specialisti. A seguito della valutazione ne viene riconosciuta l’idoneità che deve essere costantemente monitorata nel corso degli interventi.
È compito del medico veterinario dell’équipe verificare che questi requisiti sanitari siano rispettati al fine di ridurre qualsiasi rischio sanitario per le persone e per gli altri eventuali animali presenti nella struttura. Inoltre, al termine del progetto di IAA è necessario effettuare una nuova valutazione dello stato sanitario dell’animale impiegato.
Per ogni animale il medico veterinario predispone una cartella clinica, che deve essere regolarmente aggiornata, riportante il segnalamento dell’animale, l’anamnesi, lo stato sanitario, le profilassi eseguite e le eventuali terapie. Qualora sia previsto l’obbligo di identificazione e registrazione, il codice identificativo deve essere riportato nella cartella clinica.
In particolari situazioni di rischio per l’utente/paziente (immunodepressione, allergie, controindicazioni legate a particolari stati patologici), tenuto conto delle prescrizioni del medico responsabile, il medico veterinario valuta la necessità di ulteriori e/o più frequenti accertamenti clinico-diagnostici sull’animale e l’adozione di comportamenti più restrittivi nella sua gestione.

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Requisiti comportamentali

Gli animali impiegati negli IAA devono essere sottoposti preventivamente a una valutazione di tipo comportamentale da parte del medico veterinario dell’équipe che può avvalersi della collaborazione di colleghi esperti in comportamento animale, etologi e, assumendosene la responsabilità, di altre figure professionali e operatori (anche volontari) adeguatamente formati.
L’idoneità del singolo animale viene attestata solo in assenza di patologie comportamentali e per animali che presentano caratteristiche di socievolezza, capacità relazionale inter e intraspecifica e docilità. Tutti gli animali impiegati, soprattutto quando gli IAA richiedono un’a ttività di relazione e contatto, devono essere stati sottoposti a uno specifico percorso educativo e di addestramento al fine di acquisire le abilità e competenze necessarie.
L’educazione dell’animale deve essere orientata a incentivare la pro-socialità, la collaborazione con il coadiutore durante l’Intervento e la motivazione all’attività. Tale percorso deve essere rispettoso del benessere dell’animale e non deve prevedere metodi coercitivi (nel rispetto di quanto stabilito dall’Articolo 7 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia ratificata con la Legge n. 201/2010).
Gli animali devono mantenere nel tempo il loro livello di preparazione attraverso un allenamento costante. I requisiti comportamentali dell’animale devono essere monitorati durante lo svolgimento degli IAA secondo le modalità indicate dal medico veterinario dell’équipe nonché periodicamente verificati da quest’ultimo. Inoltre, al termine del progetto di IAA, è necessario effettuare una nuova valutazione dello stato di benessere e di eventuali modificazioni comportamentali dell’animale.
Nella cartella clinica di ogni singolo animale devono essere riportati gli esiti delle valutazioni comportamentali e del monitoraggio effettuato durante le sedute.

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Tutela del benessere animale

L’impiego negli IAA rappresenta per gli animali un lavoro che può essere fonte di stress. Pertanto è necessario salvaguardare e monitorare la loro condizione di benessere sia durante le sedute di trattamento che nei periodi di inattività, attraverso visite cliniche e comportamentali, durante le quali deve essere registrato qualsiasi cambiamento fisico, fisiologico e/o comportamentale.
Il monitoraggio dello stato di benessere può essere realizzato anche attraverso il rilievo di indicatori dello stress scientificamente validati. Per ogni animale deve essere redatta una scheda di registrazione degli Interventi svolti, da allegare alla cartella clinica. Essa descrive il tipo di intervento, i dati identificativi del coadiutore dell’animale e del medico veterinario dell’é quipe, la sede dell’intervento, data, ora e durata dell’intervento, il numero di fruitori e le attività svolte.
La puntuale compilazione della scheda è compito del coadiutore mentre spetta al medico veterinario effettuare la verifica della sua corretta compilazione nonché del rispetto delle modalità di esecuzione dell’Intervento affinché sia garantita la tutela degli animali. Il medico veterinario, sulla base del monitoraggio dello stato di salute e di benessere psicofisico dell’a nimale, definisce la frequenza massima delle sedute, le modalità e i tempi di impiego di ogni animale per seduta.
Il medico veterinario o il coadiutore dell’animale in caso di necessità devono disporre l’i nterruzione dell’Intervento.
Agli animali che, per qualsiasi motivo legato all’età o alle loro condizioni di salute, non sono più impiegati negli IAA deve essere garantita un’adeguata condizione di vita.

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