L’ESPERIENZA IN FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA PREVENZIONE E NEL CONTRASTO
DEL BULLISMO OMOFOBICO:
CONFRONTI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO
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GLI OUTPUT DEL PROGETTO
I PERCORSI DIDATTICO-
FORMATIVI RIVOLTI AGLI
STUDENTI
Davide Zotti, Margherita Bottino
LA PROPOSTA EDUCATIVA
*
Il progetto A scuola per conoscerci, avviato per
la prima volta nell’anno scolastico 2009/2010, è
stato proposto dalle associazioni Arcigay e Ar-
cilesbica del Friuli Venezia Giulia per affrontare
il problema del bullismo omofobico e dell’omo-
fobia nei contesti scolastici, in particolare nelle
scuole secondarie di primo e di secondo grado.
Per la prima volta nella nostra Regione le asso-
ciazioni, con il sostegno e la collaborazione di
diverse istituzioni (Regione, Province, Comuni,
Università, Aziende Sanitarie), hanno impostato
un lavoro che vede nella scuola un luogo di
cambiamento, dove il problema dell’omofobia
a danno di studenti omosessuali o percepiti
come tali viene affrontato e discusso.
Il progetto parte infatti dal presupposto che la
scuola sia prima di tutto un ambiente di dialogo
e di confronto dove, sulla base di conoscenze
corrette e scientificamente fondate, studenti
e docenti, con la collaborazione di personale
esterno, possano conoscere meglio se stessi e
gli altri, soprattutto quando l’altro (l’omoses-
suale) a livello sociale è ancora disumanizzato,
rappresentato attraverso la categoria dell’a-
nomalia inconciliabile con una prospettiva che
vede nell’eterosessualità la norma generale
(eteronormatività), mentre l’omosessualità
un’eccezione o, peggio, una devianza, che non
può essere integrata e riconosciuta nelle rela-
zioni quotidiane.
Proprio per mettere in discussione gli stereotipi
e i pregiudizi che ancor oggi colpiscono le per-
sone omosessuali e per prevenire e contrastare
atteggiamenti omofobici e comportamenti di
bullismo a danno di studenti gay e lesbiche
o percepiti come tali, il progetto, articolato
in due incontri di due ore ciascuno, ha visto
nell’ambiente “classe” il luogo privilegiato dove
utilizzare un linguaggio corretto e rispettoso,
dove parlare di omosessualità come variante
naturale del comportamento umano (in una
dimensione affettiva, sessuale e relazionale),
dove conoscere ragazzi e ragazze omosessuali
attraverso le loro storie, i loro desideri e i loro
progetti di vita. In definitiva un’occasione di
confronto e di crescita attraverso temi che di
solito, a scuola o in famiglia, vengono ignorati
o tabuizzati. Grazie al contributo didattico e
scientifico degli psicologi, presenti in entrambi
gli incontri, e delle volontarie e dei volontari
di Arcigay e Arcilesbica, presenti nel secon-
do incontro, la classe si è trasformata in un
laboratorio dove porre domande e provare a
trovare risposte, dove raccontare esperienze
che aiutano a capire se stessi e gli altri, a ca-
pire soprattutto che nel dialogo, a volte anche