Trieste, 22 set - Arrivare entro la fine dell'anno a collegare
le sale operative dei Vigili urbani dei quattro capoluoghi di
Provincia con quelle delle altre Forze dell'Ordine. È l'obiettivo
indicato dall'assessore regionale alla Sicurezza Federica Seganti
che, affiancata dal prefetto di Trieste e commissario di Governo
Giovanni Balsamo, ha coordinato oggi nella sede della Presidenza
della Regione a Trieste, un vertice sull'attuazione del
"pacchetto sicurezza" messo a punto dalla Regione.
Alla riunione, che è stata aperta dall'intervento del presidente
della Regione Renzo Tondo, hanno partecipato prefetti, questori,
responsabili dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di finanza
e della Protezione civile, assieme ai presidenti delle Province,
ai sindaci dei Comuni capoluogo, affiancati dai comandanti dei
Vigili urbani, e ai rappresentanti dell'ANCI (Associazione
nazionale Comuni italiani) del Friuli Venezia Giulia.
Si è trattato, come ha precisato l'assessore, di un tavolo
tecnico-operativo, organizzato per "riempire di contenuti
operativi le norme contenute nel pacchetto sicurezza", un
provvedimento inserito nelle variazioni di bilancio della Regione
che stanzia oltre 16 milioni di euro a favore dei Comuni e delle
Province per impianti di videosorveglianza e, appunto, per la
connessione delle sale operative.
Per quanto riguarda l'interconnessione, a cui il vertice di oggi
era specificamente dedicato, i tecnici della Regione sono già al
lavoro con quelli del ministero dell'Interno per definire
protocolli e procedure operative. Il progetto partirà da Trieste,
che ha già alle spalle un periodo di sperimentazione, ed entro
l'anno sarà esteso a Gorizia, Udine e Pordenone, per coinvolgere
quindi il resto del territorio che sarà a questo scopo suddiviso
in distretti o comprensori.
Nel piano di interconnessione sono coinvolte la Protezione civile
del Friuli Venezia Giulia, la rete interforze del ministero
dell'Interno e le Prefetture, che avranno un ruolo di
coordinamento. In occasione della riunione di oggi, sono stati
concordati quattro vertici provinciali sul "pacchetto sicurezza",
in modo da definire nei dettagli la sua attuazione tenendo conto
delle situazioni e delle esigenze specifiche delle singole aree.
Entro il 30 settembre, intanto, i Comuni del Friuli Venezia
Giulia potranno presentare i propri Progetti sicurezza, per
ottenere i finanziamenti del "pacchetto" destinati a potenziare
gli impianti di videosorveglianza (una parte è destinata anche
alle Province, per prevenire i fenomeni di bullismo nelle scuole
medie superiori).
Entro il mese, ha annunciato l'assessore Seganti, sarà pronta
anche la prima bozza del disegno di legge di riforma
dell'ordinamento della Polizia locale e sulla sicurezza
territoriale e urbana. Questa legge permetterà, dopo la
stanziamento straordinario in sede di variazioni di bilancio, di
dare continuità ai finanziamenti per la sicurezza nei prossimi
cinque anni, in moda da "fare del Friuli Venezia Giulia un
territorio sereno e tranquillo".
Tutti questi interventi, come ha ricordato il prefetto Balsamo,
rientrano nell'ambito di un Protocollo siglato a suo tempo dalla
Regione con il ministero dell'Interno, attualmente in fase di
applicazione, che prevede varie forme di collaborazione. I
settori coinvolti sono la formazione, la videosorveglianza,
l'interconnessione operativa, la costruzione di una piattaforma
di informazioni condivisa.
Questo Protocollo potrà portare, è stato sottolineato, a forme
innovative di cooperazione tra la Regione e le Forze dell'Ordine,
per permettere ad esempio una più ampia e incisiva e presenza
delle pattuglie sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
ARC/PF