Udine, 13 set - "Italiano, friulano, tedesco, sloveno sono le
lingue che compongono il Friuli Venezia Giulia che è una regione
speciale proprio per le diversità che racchiude. Per
l'amministrazione regionale è quindi essenziale promuovere le
diversità, che non riguardano solo la lingua, ma anche la storia,
la cultura, le tradizioni dei popoli che abitano questa terra da
molti anni".
Così l'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia,
Pierpaolo Roberti, si è espresso intervenendo all'apertura dei
lavori del Campus organizzato dal Network delle minoranze
d'Europa (NPLD - Network to promote linguistic diversity), su
proposta dell'Agjenzie regionâl pe lenghe furlane (Arlef) e con
il patrocinio della Fondazione Coppieters di Bruxelles,
specializzata in federalismo e politiche linguistiche.
Oltre a portare il saluto dell'amministrazione regionale e in
particolare del governatore Massimiliano Fedriga, Roberti ha
ringraziato l'Università di Udine per la "continua attività di
valorizzazione della lingua friulana che svolge in collaborazione
con molti altri enti istituzionali".
Roberti ha rimarcato come "i mezzi di comunicazione di massa
hanno fatto scomparire le lingue minoritarie e i dialetti.
Dobbiamo opporci a questo declino e per questo il supporto della
Regione ci sarà sempre, con la necessaria attenzione a spendere
al meglio le risorse, senza tagliare nulla e senza dispersioni di
denaro pubblico in mille rivoli".
Nella difesa delle lingue minoritarie, Roberti ha richiamato "il
ruolo fondamentale delle amministrazioni comunali a cui spetta la
promozione della lingua" ed ha evidenziato il compito
dell'Assemblea della comunità linguistica friulana, rappresentata
all'evento dal presidente Diego Navarria.
Per rafforzare l'incisività dell'azione del governo regionale, ha
ricordato ancora Roberti, la tutela delle lingue minoritarie e le
politiche sui corregionali all'estero sono state affidate al
medesimo assessorato alle Autonomie locali. La tutela della
lingua friulana, infatti, "passa anche attraverso i legami con i
friulani all'estero che da anni hanno lasciato queste terre, ma
continuano a coltivare il friulano e le proprie tradizioni".
All'apertura del campus ospitato dall'Università di Udine a
palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, erano presenti anche il
presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, il sindaco
di Udine, Pietro Fontanini, il vicepresidente dell'NPLD Sabrina
Rasom, il direttore dell'Arlef, William Cisilino e Fabiana Fusco
in rappresentanza dell'Ateneo friulano che ha collaborato
all'organizzazione del prestigioso appuntamento internazionale
con il supporto del Centro interdipartimentale per lo sviluppo
della lingua e della cultura del Friuli.
Il programma del campus si snoderà fino a venerdì con gli
interventi di alcuni dei massimi esperti di lingue minoritarie
provenienti da diversi atenei europei e la partecipazione di
rappresentanti del Consiglio d'Europa.
ARC/SSA/ep
Nella foto da sx a dx: l’assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, il direttore dell’Arlef, William Cisilino
Foto Regione FVG
La platea dei partecipanti al campus del Network delle minoranze d’Europa in corso all’università di Udine nel palazzo Garzolini di Toppo Wassermann
Foto Regione FVG