La Giunta Regionale


29.02.2024 19:21

Ambiente: Scoccimarro, Namirs esteso a tutto Adriatico e Ionio

In fiera di Rimini evidenziata volontà ministero di allargare progetto su salvaguardia fuoriuscite petrolio in mare Trieste, 29 feb - "Il progetto North Adriatic Maritime Incident Response System (Namirs), che vede già collaborare Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia, con l'obiettivo di istituire un meccanismo comune per la salvaguardia del bacino del Nord Adriatico in caso di fuoriuscite di petrolio, potrebbe estendersi a sud, comprendendo anche lo Ionio".

Lo ha annunciato l'assessore regionale per la Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro intervenendo oggi alla tavola rotonda in programma alla Fiera di Rimini dedicata al tema "Le Regioni e la sfida della neutralità climatica". L'esponente dell'esecutivo Fedriga, nel suo intervento ha messo in luce le diverse iniziative che il Friuli Venezia Giulia ha messo in atto in questo settore con l'intento di anticipare al 2045 la data del green deal europeo nella nostra regione.

Tra gli esempi citati, quello appunto del progetto Narmis, "che dimostra - ha detto Scoccimarro - la vocazione trasnfrontaliera e interregionale del Friuli Venezia Giulia, territorio che da tempo ha allacciato relazioni con gli Stati e le zone contermini in nome di un tema, quello ambientale, che non conosce confini. L'attività, guidata dall'iniziativa centro europea e cofinanziata dall'Unione Europea, con il coinvolgimento di diverse istituzioni dei diversi Paesi membri, è stata apprezzata dal ministro Musumeci, il quale ha preso in esame la possibilità di estendere questo progetto a tutto il mar Adriatico ed allargarlo anche allo specchio dello Ionio".

Sull'aspetto transfrontaliero, Scoccimarro ha inoltre ricordato che ad aprile di quest'anno si terrà la seconda edizione degli stati generali dell'Alto Adriatico, che vedranno lavorare assieme oltre al Friuli Venezia Giulia anche l'Emilia Romagna, Veneto, Land della Carinzia, Slovenia e Croazia, per mettere in atto politiche ambientali comuni. Inoltre un passaggio è stato riservato all'hydrogen valley, progetto faro della durata di 72 mesi che vedranno collaborare la nostra regione con Slovenia e Croazia.

Tra le altre attività messe in risalto durante il convegno, Scoccimarro si è soffermato anche sulla riconversione della Ferriera di Servola e della centrale a carbone di A2A nonché sull'elettrificazione della banchina del porto di Trieste. "Per quanto riguarda la ferriera - ha spiegato Scoccimarro - a partire dal 2018 abbiamo avviato con la proprietà un confronto serrato per giungere alla dismissione dell'area a caldo costruita nell' '800, grazie anche all'utilizzo di fondi ministeriali. In pochi mesi siamo riusciti a centrare l'obiettivo, dando vita ad una riconversione green con benefici non solo per quanti lavoravano in quella zona ma anche per l'intera città che ha una grande vocazione turistica. Adesso quella superficie è diventata un modello, che ospita non solo una importante piattaforma logistica ma anche la prima acciaieria "carbon neutral" alimentata con pannelli fotovoltaici, area diventata un esempio virtuoso di come si può fare una industria verde.

Infine l'assessore ha evidenziato altri due importanti interventi messi a punto dalla Regione. Il primo riguarda la riconversione della centrale a carbone della A2A di Monfalcone, "attraverso un percorso che porterà alla produzione di energia verde grazie all'utilizzo dell'idrogeno e del gas. Tutto ciò sarà reso possibile grazie ad un investimento di circa 20 milioni di euro. Infine, con 207 milioni derivati dal Pnrr, stiamo procedendo all'elettrificazione delle banchine del porto di Trieste e Monfalcone, per ridurre l'inquinamento legato all'attracco delle navi. Già ora le imbarcazioni che si trovano a 8 miglia dalla costa hanno l'obbligo di utilizzare un carburante con meno azoto per non influire negativamente sull'ambiente". ARC/AL/gg