La Giunta Regionale


06.02.2024 14:24

Salute: Riccardi, umanizzazione cure riduce tensioni

Migliori le risposte anche in termini di appropriatezza
Udine, 6 feb - "Il modello organizzativo presentato oggi unisce umanizzazione, tecnologia, innovazione, ricerca e multidisciplinarietà per rispondere al contesto sociale e ai nuovi bisogni di salute della popolazione. Un progetto basato sull'umanizzazione delle cure riduce le tensioni, soprattutto nei punti di maggior attrito del sistema, ad esempio l'emergenza-urgenza, in cui i bisogni dei cittadini sono più di tipo sociale che sanitario. Ma le risposte di questo modello arrivano anche in termini di appropriatezza. Il servizio pubblico deve proseguire su questa direzione anche per arginare un clima di conflittualità e violenza non più circoscritta ad episodi isolati; i cittadini nel contempo devono adottare comportamenti responsabili nel rivendicare il proprio diritto alla salute".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei primi risultati del modello organizzativo basato sull'umanizzazione delle cure del Dipartimento Testa Collo e Neuroscienze, all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine assieme a Denis Caporale direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), al prorettore dell'Università di Udine Andrea Cafarelli, a Massimo Robiony direttore del Dipartimento Testa Collo e Neuroscienze e al direttore medico Domenico Montemurro.
Come ha illustrato Robiony, il modello clinico-assistenziale e organizzativo-gestionale si basa sull'umanizzazione delle cure offrendo una serie di percorsi organizzati a favore della popolazione che può contare su un team multidisciplinare e trovare competenze, cure e una migliore capacità di accoglimento della persona. Il programma messo in atto dal Dipartimento ha raggiunto, dopo un anno di attività, tre primi risultati: l'apertura del reparto dipartimentale denominato week surgery, con 16 posti letto, che incrementa l'offerta di ricovero e ha un impatto positivo sull'abbassamento delle liste d'attesa; la riapertura di due sale operatorie che erano state chiuse e destinate alle terapie intensive durante l'emergenza Covid-19; l'avvio del progetto di innovazione tecnologica con la tac intraoperatoria, tra le prime in Italia, condivisa tra più strutture afferenti (Orl, Neurochirurgia, Chirurgia Vertebromidollare e Chirurgia Maxillofacciale) che migliora la velocità dei percorsi di cura.
Riccardi ha espresso gratitudine ad Asufc e al Dipartimento, premiati da Agenas e Società italiana di comunicazione scientifica e sanitaria con il riconoscimento "Innovazione digitale in sanità", per questa storia di successo che "dimostra come i risultati si raggiungono con la multidisciplinarità quando è forte la collaborazione di tutti i soggetti del sistema e con l'utilizzo di tutti gli strumenti che l'innovazione tecnologica mette a disposizione. La tecnologia è il miglior alleato anche per dare risposte di prossimità, con approccio sostenibile in grado di offrire soluzioni semplici a portata dei più fragili". ARC/LP/ma