La Giunta Regionale


18.12.2023 18:45

Prot. civ: Riccardi, 250 volontari per messa sicurezza beni culturali

Durante l'incontro, l'esponente dell'Esecutivo regionale ha fatto riferimento anche all'interpretazione del Dl81
Udine, 18 dic - "L'evoluzione del Sistema di Protezione civile ha permesso la formazione di 250 volontari in grado di operare in maniera specifica per la messa in sicurezza dei beni culturali in situazioni di criticità, come è accaduto per i volumi della biblioteca vescovile di Forlì nell'emergenza Romagna, nell'estate scorsa. Uno straordinario patrimonio di conoscenza e di generosa disponibilità che ci vede ancora una volta all'avanguardia a livello nazionale. Per questo ringrazio i volontari e tutti coloro che hanno collaborato, tra cui la Soprintendenza e i carabinieri nel nucleo Tutela patrimonio culturale (Tpc)".
Lo ha sottolineato questo pomeriggio l'assessore regionale con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto a Udine, nella sede di via Zanon della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, all'evento "Incontriamoci in Soprintendenza. La messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in casi emergenziali" incentrato sul tema, appunto, della formazione dei volontari di Protezione civile nella messa in sicurezza di beni culturali a seguito di eventi calamitosi.
All'evento hanno preso parte, tra gli altri, il soprintendente ad interim Archeologia belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia e direttore segretariato regionale del ministero della cultura per il Friuli Venezia Giulia, il direttore centrale della Protezione civile regionale, Amedeo Aristei, numerosi volontari di protezione civile e delle associazioni di protezione civile del Fvg.
Soprintendenza Fvg e Protezione Civile regionale hanno siglato, in occasione del 40° anniversario del terremoto del 1976, una convenzione che ha, tra gli scopi principali, la formazione dei volontari nello specifico settore della messa in sicurezza dei beni culturali in caso di eventi emergenziali. La convenzione è stata confermata una prima volta nel 2018 ed è al momento in fase di rinnovo.
La formazione avviene tramite il "Corso di formazione di base per la messa in sicurezza di beni mobili a seguito di eventi calamitosi" e ha lo scopo di fornire ai volontari di protezione civile le nozioni fondamentali sulla normativa in vigore nel settore dei beni culturali e sulle operazioni di recupero, messa in sicurezza, imballaggio, trasporto di beni storico artistici colpiti da questi eventi.
"Dal 2016 a oggi - ha ribadito Riccardi - sono stati formati circa 250 volontari che hanno dato il loro contributo consapevole a seguito della tempesta Vaia che ha colpito il Fvg nell'ottobre 2018 ma anche nei recenti eventi calamitosi che hanno interessato sia il Fvg che e il nord d'Italia nel 2023 col maltempo nella bassa friulana e l'alluvionale in Emilia Romagna. A Forlì, in particolare, hanno collaborato alla messa in sicurezza di 200mila volumi del valore di 5 milioni di euro, attraverso più colonne mobili partite dalla sede di PcrFvg di Palmanova".
Durante l'incontro, l'esponente dell'Esecutivo ha fatto riferimento anche all'interpretazione del Dl81: "Grazie all'azione celere e incisiva dalla Regione e del Governo, il Parlamento ha fatto chiarezza sulle responsabilità dei nostri volontari, che non rischieranno azioni penali. Stiamo quindi andando a chiudere e ad archiviare questa brutta vicenda che, diversamente, avrebbe posto fine alla straordinaria esperienza della protezione civile, nata dalla grande lezione di Giuseppe Zamberletti, dalle macerie del sisma del 1976". ARC/PT/gg