La Giunta Regionale


25.11.2022 17:46

Salute: Riccardi, basilare alleanza professionisti della salute

Vicegovernatore a giornata prevenzione malattie vascolari
Udine, 25 nov - "Nella nostra regione, quelli che abbiamo vissuto sono stati cinque anni molto complessi: è stata una legislatura dell'imprevedibile, non solo per la gestione dell'infezione da Sars-Cov-2 ma anche per guerra ed eventi meteo avversi. Situazioni che ci hanno imposto una riorganizzazione continua, che ha assunto i connotati del perpetuo, all'interno e all'esterno delle nostre strutture sanitarie. Se siamo riusciti a contenerla è stato grazie alla strettissima collaborazione con i nostri professionisti della salute".
Lo ha sottolineato il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che questa mattina è intervenuto, a Udine, in Sala Ajace, alla 10. edizione della Giornata udinese per la prevenzione delle malattie vascolari. All'iniziativa, a cui hanno preso parte anche il direttore generale dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Denis Caporale e numerose autorità ed esperti, sono stati eseguiti gratuitamente esami ecocolordoppler di screening alla popolazione.
"La pandemia da Covid19 ha accelerato e messo in luce alcuni cronici e strutturali problemi del sistema della salute i cui nodi sono ormai giunti al pettine in tutto il Paese: criticità che non possiamo far finta di non vedere, di cui siamo tutti consapevoli e vanno affrontate e risolte senza nessun rinvio" ha detto Riccardi. Il vicegovernatore ha poi aggiunto che "oggi la prima emergenza non siano i fondi a disposizione, ma il capitale umano. Questa è la grande sfida del Governo per una profonda revisione di regole strategiche. In tal senso, il sistema delle Regioni sta spingendo molto".
Durante la Giornata udinese per la prevenzione delle malattie vascolari è stato sottolineato come questo tipo di patologie rappresentino un problema di primissimo piano nei Paesi industrializzati. Nonostante in quest'ultimo decennio si sia verificata una riduzione di decessi per malattie del sistema circolatorio, si prevede comunque per gli anni successivi un aumento della morbilità e della mortalità cardiovascolare nei paesi dell'Est europeo e dell'Africa, parallelamente all'adozione di stili di vita occidentali. ARC/PT/al