Corregionali: Roberti, Friulani e Giuliani nel mondo ambasciatori Fvg
Trieste, 23 giu - "La Regione ha sempre considerato un obbligo
morale mantenere rapporti saldi con i nostri emigrati, che hanno
lasciato la propria terra per andare a lavorare in tutto il mondo
e quindi ha sostenuto, e continuerà a farlo, le iniziative
portare avanti dalle associazioni dei corregionali all'estero.
Oggi quei contatti rappresentano una grande potenzialità che la
Regione intende sfruttare al meglio per promuovere le nostre
eccellenze e l'intero Friuli Venezia Giulia". Lo ha detto l'assessore regionale ai corregionali all'estero,
Pierpaolo Roberti, all'evento organizzato in occasione del
75esimo anniversario dell'accordo italo-belga per rendere omaggio
al lavoro compiuto dai corregionali all'estero, durante il quale
ha ringraziato le associazioni che hanno rinunciato ai fondi
destinati al sostegno delle iniziative organizzate fuori dai
confini nazionali così da poterli impiegare a favore delle
imprese del Friuli Venezia Giulia più colpite dalla crisi causata
dal Covid-19. Roberti ha spiegato che "i nostri corregionali sparsi in tutto il
mondo ormai globalizzato sono dei formidabili ambasciatori del
Friuli Venezia Giulia. Secondo le stime, se si considerano anche
gli emigrati di seconda e terza generazione, si tratta di oltre
1,2 milioni di persone che oggi hanno una vita e delle carriere
in altri Paesi ma conservano nel cuore la nostra regione e
sicuramente potranno favorire gli scambi commerciali tra il
nostro territorio e le zone dove risiedono, con vantaggi
reciproci". L'assessore ha quindi sottolineato l'importanza di ricordare la
storia di quanti, dopo la Seconda guerra mondiale, furono mandati
a lavorare in condizioni molto difficili nelle miniere in virtù
di un accordo tra il governo italiano e quello del Belgio. "Un
accordo che pose le basi per una tragedia come il disastro di
Marcinelle nel quale persero la vita oltre 260 minatori, la metà
dei quali erano italiani. Era un periodo storico molto diverso da
quello attuale perché il nostro Paese doveva essere ricostruito
dopo un conflitto terribile, ma non possiamo dimenticare che la
ricostruzione fu possibile anche grazie al sudore e al sacrificio
di tanti nostri connazionali e corregionali che dimostrarono la
volontà di guadagnarsi da vivere onestamente e di migliorare le
condizioni delle proprie famiglie".
ARC/MA/al
L’assessore regionale ai corregionali all’estero, Pierpaolo Roberti, all’evento organizzato in occasione del 75esimo anniversario dell’accordo italo-belga per rendere omaggio al lavoro compiuto dai corregionali all’estero.
L’assessore regionale ai corregionali all’estero, Pierpaolo Roberti, all’evento organizzato in occasione del 75esimo anniversario dell’accordo italo-belga per rendere omaggio al lavoro compiuto dai corregionali all’estero.
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