Udine, 18 dic - Si chiama Pola, acronimo di Piano Organizzativo
Lavoro Agile, il documento che la Giunta regionale, su proposta
dell'assessore alla Funzione pubblica Pierpaolo Roberti, si
appresta ad adottare per proseguire l'esperienza del lavoro agile
ed inserire a pieno titolo lo smart work nelle attività che
contribuiscono alla misurazione della performance
dell'Amministrazione regionale.
Presupposto dell'adozione di Pola è il mutato contesto lavorativo
poiché, come ha spiegato Roberti "l'emergenza sanitaria ha
stravolto la società in tutti i suoi aspetti relazionali,
produttivi e gestionali ponendo nuove sfide anche
all'Amministrazione regionale che ha dovuto ripensare i processi
di lavoro sotto il profilo organizzativo, informatico e
metodologico".
Entro il 31 gennaio di ciascun anno, come previsto a livello
nazionale dalla Legge 77/2020, le amministrazioni pubbliche
redigono, sentite le organizzazioni sindacali, il Piano
organizzativo del lavoro agile (Pola). Il Piano individua le
modalità attuative del lavoro agile prevedendo che almeno il 60
per cento dei dipendenti possa avvalersene garantendo che gli
stessi non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di
professionalità e della progressione di carriera.
"Non si tratta di un mero adempimento normativo - ha spiegato
Roberti -, la Regione fin dalla prima ondata della pandemia ha
adottato tutti i provvedimenti necessari ad ampliare il ricorso
allo smart work proseguendo il percorso già avviato ad ottobre
2018 con il progetto sperimentale di Telelavoro domiciliare
denominato "Vela" (Veloce, Leggero, Agile)".
Pola servirà ad incidere concretamente sull'organizzazione
dell'Amministrazione regionale in un'ottica di maggiore
produttività, flessibilità, efficacia ed efficienza dell'azione
amministrativa. I lavoratori saranno maggiormente orientati al
raggiungimento dei risultati con maggiori benefici rispetto alla
conciliazione dei tempi di lavoro con quelli di famiglia, vita
sociale e di relazione.
"Inoltre - ha sottolineato ancora l'assessore - riserveremo
particolare attenzione alla trasformazione digitale per un
miglioramento delle competenze dei collaboratori oltre ad
ottenere una auspicata riduzione dei costi a seguito di una
gestione più efficiente degli spazi di lavoro".
Il Piano dovrà trattare diversi aspetti del lavoro agile che
includono le misure organizzative (regolamenti, percorsi
formativi del personale); la strumentazione tecnologica; la
progettazione e gestione degli spazi; la salute e sicurezza; la
privacy; la comunicazione interna ed esterna e la rilevazione e
verifica periodica dei risultati conseguiti, anche in termini di
impatti interni ed esterni del lavoro agile.
Nella redazione del Piano saranno coinvolte le tre direzioni e i
relativi servizi di Direzione generale, Direzione centrale
autonomie locali, funzione pubblica, sicurezza e politiche
dell'immigrazione e Direzione centrale patrimonio, demanio,
servizi generali e sistemi informativi.
ARC/SSA/ep
L'assessore regionale alla Funzione pubblica Pierpaolo Roberti
Foto ARC Montenero