Trieste, 8 giu - Il personale del Numero unico per le emergenze
Nue 112, impiegato presso la centrale di risposta della
Protezione civile della Regione, a Palmanova, passerà in tempi
brevi dalle attuali 27 a 35 unità, attraverso la mobilità.
Parallelamente sarà bandito anche un concorso per nuove
assunzioni.
A darne notizia l'assessore regionale alla funzione pubblica,
semplificazione e sistemi informativi, Sebastiano Callari.
La decisione è stata assunta a seguito del sopralluogo effettuato
nei giorni scorsi a Palmanova dall'assessore alla salute e
protezione civile, Riccardo Riccardi, dal quale era emerso che
rispetto ad un organico previsto di 36 unità, attualmente in
servizio gli addetti sono solo 27. Nove persone in meno, con
evidente ripercussione sui carichi di lavoro e sulla gestione
delle ferie, in una fase in cui proprio grazie al fatto che il
servizio di emergenza è ormai conosciuto dai cittadini, le
telefonate giornaliere sono in crescita. I numeri parlano infatti
di una media giornaliera passata dalle 1600 telefonate circa di
qualche mese fa alle attuali 1800. Ma già sono previsti picchi di
circa 2000 nel periodo estivo, in concomitanza con l'afflusso di
turisti.
Da qui dunque la decisione di attivare rapidamente procedure di
mobilità da altre strutture regionali e della sanità, che
riguarderanno otto persone. "Le abbiamo già individuate e sono in
possesso di tutti i requisiti, avendo già maturato la necessaria
esperienza o frequentato adeguati corsi di formazione", ha
assicurato Callari.
L'assessore ha quindi reso noto che è già stato stabilito di
predisporre anche un nuovo concorso per due nuovi operatori del
Nue 112, finalizzato a completare nell'immediato l'organico di 36
addetti e a consentire in prospettiva la sostituzione di un
operatore, che nei prossimi mesi andrà in quiescenza. "In ogni
caso la graduatoria del concorso rimarrà valida per tre anni, per
far fronte a future esigenze".
"Grazie a questi provvedimenti - ha sottolineato Callari -
mettiamo in sicurezza un servizio fondamentale per i cittadini,
ponendo rimedio ad una sofferenza che, se protratta, avrebbe
potuto mettere a rischio l'efficacia e la tempestività delle
risposte di fronte a qualsiasi tipo di emergenza, dall'incidente
stradale o domestico, a un problema sanitario o un incendio".
ARC/PPD