La Giunta Regionale


08.07.2022 11:28

Pesca: Zannier, Distretto Alto Adriatico unito per istanze comuni

Priorità armonizzazione con norme ambientali e valorizzazione specificità mare Adriatico

Venezia, 9 lug - "Il Distretto della pesca dell'Alto Adriatico è quell'unica entità che riesce, da un lato, a dare organicità alle azioni che vengono programmate a sostegno di un'attività a complessità crescente e, dall'altro, a sostenere con unanimità e coinvolgimento da parte delle amministrazioni regionali che ne fanno parte il fronteggiare delle complicate problematiche: continuare uniti a farci carico di portare queste istanze a livello nazionale ed europeo è la strada giusta".

Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier nel videomessaggio con cui è intervenuto alla prima sessione dei lavori della IV giornata degli Stati Generali della Pesca 2022.

Portando il suo contributo al panel "Il ruolo del Distretto per la gestione della pesca nell'Adriatico settentrionale", Zannier ha ribadito la centralità del Distretto nella soluzione di due principali problematiche: la necessità di regole che si calino nella specificità di un ambiente marino del tutto differente da quello sulla base del quale le norme sono state pensate e scritte e l'armonizzazione con le leggi in materia di tutela ambientale.

"I nostri operatori - ha ricordato l'assessore - si trovano a lavorare in quadro normativo basato su altri mari, ma l'Adriatico necessita anche di un approccio diverso dal punto di vista metodologico rispetto alle analisi che vengono effettuate sugli stock ittici e alle sue gestioni e interazioni: non possono essere presi a riferimento dati generali e poi applicati tout court a un contesto così particolare".

L'altro tema su cui Zannier ha puntato l'attenzione e che necessita di una forte sinergia del Distretto è l'armonizzazione con le norme ambientali.

"L'adozione di nuove aree protette - ha sottolineato - rischia di introdurre limitazioni al comparto profondamente negative se le azioni non sono coordinate: il comparto della pesca ha trovato autonomamente una quadratura nella complessa ricerca di un equilibrio tra la garanzia della sostenibilità ambientale e quella economica. Introdurre senza coordinamento nuove regolamentazioni nel settore ambiente non fa che aumentare la complessità".

Nel ricordare che il comparto della pesca in Friuli Venezia Giulia coinvolge circa 400 operatori, l'assessore ha voluto rimarcare come la capacità di garantire elevatissimo controllo per la tutela della salute alimentare sia un plus che li caratterizza. "Svolgono spesso raccolta dati e attività di controllo in modo spontaneo e questo è indubbiamente un merito di un settore che ha veramente a cuore la sostenibilità ambientale", ha concluso. ARC/EP/ma