Giorno del Ricordo: Callari, non deve essere divisivo
Gorizia, 15 feb - "Il Giorno del Ricordo non deve essere
divisivo soprattutto in questo territorio. Fra due anni, con
l'importante appuntamento che abbiamo davanti con Nova Gorica
Gorizia Capitale europea della cultura 2025, tutti dovranno avere
fatto i conti con la storia perché non conta chi aveva ragione e
chi torto ma solo i morti che dobbiamo onorare da ambo le parti.
Solo così potremo dare un grande messaggio all'Europa, quanto mai
necessario in momenti come questi. Dobbiamo dare un segnale di
riappacificazione nazionale partendo da questi morti che vanno
onorati tutti insieme". Lo ha detto l'assessore regionale al Patrimonio, Demanio, Servizi
generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari, oggi nella
sede della Prefettura a Gorizia, durante la cerimonia di consegna
della medaglia commemorativa e del diploma celebrativo ad
Aristide Fedon, ritirati dal nipote Alessandro Fedon, in
riconoscimento del sacrifico offerto alla Patria. La cerimonia si inserisce nel Giorno del Ricordo istituito con la
legge del 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo
giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale. Aristide Fedon, nato a Fiumicello e funzionario del Comune di
Gorizia, nel 1945 fu catturato da partigiani jugoslavi e da quel
momento non si ebbero più sue notizie. Callari ha infine ricordato il messaggio del presidente della
Repubblica Sergio Mattarella: "Non bisogna più avere paura della
verità".
ARC/LP/pph
L'assessore regionale al Patrimonio, Demanio, Servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari con il nipote di Aristide Fedon,deportato nel 1945 e il prefetto di Gorizia.
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