Trieste, 14 nov - "Con l'Accordo integrativo regionale (Air),
che mancava da più di quindici anni, viene colmata una carenza in
materia di organizzazione dei Medici di Emergenza Sanitaria
Territoriale, definendo strumenti operativi, anche in attuazione
della riforma introdotta con la legge regionale 27/2018, per dare
corso al modello organizzativo che l'accordo collettivo nazionale
demanda al livello di negoziazione regionale".
Lo ha dichiarato il vicegovernatore con delega alla Salute
Riccardo Riccardi a margine dell'incontro nel corso del quale è
stato siglato il nuovo accordo che permette alla Regione Friuli
Venezia Giulia di avvalersi di personale medico convenzionato per
l'espletamento del servizio di emergenza sanitaria territoriale.
I Medici dell'Emergenza Sanitaria Territoriale (Est) rivestono un
ruolo di particolare importanza per dare risposte tempestive e
sicure nell'ambito del sistema di emergenza - urgenza sul
territorio regionale. Con la loro attività concorrono a colmare
ogni vuoto assistenziale che possa portare il cittadino verso il
Pronto soccorso e favoriscono, quando necessario, l'accesso
assistito dei pazienti in condizione critica agli ospedali più
idonei, consolidando l'integrazione tra il sistema di emergenza e
quello delle altre professionalità operanti sul territorio.
Il servizio si esplica nell'arco delle 24 ore per interventi di
primo soccorso sul territorio in ambulanza e/o automedica, per
attività di coordinamento operativo e risposta sanitaria nella
Centrale Operativa 118, per interventi di soccorso in caso di
maxi-emergenze e, a integrazione, nelle attività dei Dipartimenti
di emergenza e accettazione (Dea), nei Pronto soccorso e nei
Punti di Primo intervento.
"È la prima volta che nella nostra regione si sottoscrive un Air
specifico ed esclusivamente dedicato alla trattazione del tema
Medici dell'Emergenza Sanitaria Territoriale - ha dichiarato
Riccardi - perché tiene conto anche delle competenze indicate nel
Decreto della Regione Friuli Venezia Giulia sul profilo del
Medico di Emergenza Urgenza in automedica e in pronto soccorso e
delle indicazioni del vigente Piano regionale dell'emergenza
urgenza".
In particolare, questo accordo, da cui dovranno discendere
appositi accordi aziendali, armonizza i comportamenti delle
Aziende prevedendo che il medico Est svolga la propria attività
nel contesto del sistema di emergenza organizzato secondo la
normativa regionale in vigore ed in base alle disposizioni
attuative applicate dalle Aziende sanitarie, operando nei Punti
di primo intervento (Ppi), nei Pronto soccorso e nelle postazioni
aziendali previsti in base all'organizzazione definita dalle
singole Aziende in applicazione del Piano Regionale
dell'Emergenza in vigore.
Il Piano definisce alcuni istituti contrattuali quali i requisiti
di accesso e le modalità di attribuzione degli incarichi a tempo
determinato e indeterminato; le modalità di attribuzione delle
sostituzioni e degli incarichi provvisori; l'orario di lavoro, il
riposo annuale, la formazione, la libera professione; le attività
aggiuntive.
"Con questo accordo - ha concluso Riccardi - viene inoltre
finalmente disciplinato il Corso di formazione per il
conseguimento dell'idoneità all'esercizio dell'attività di
Emergenza sanitaria territoriale, che avrà presto avvio, verrà
strutturato a livello regionale e sarà utile a dare una risposta
adeguata ed efficace alla carenza di medici che operano nel
sistema dell'emergenza - urgenza del Friuli Venezia Giulia".
ARC/Com/ep
Il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi
Foto Regione FVG