Coronavirus: Roberti, proroga tariffe Tari non basta. Servono risorse
"Stato finanzi Comuni che abbassano tassa a settori più colpiti"
Trieste, 18 mar - "Cogliamo con favore il posticipo dei termini
(30 giugno) entro i quali i Comuni debbono approvare le tariffe
Tari, ma questo deve essere un punto di partenza e non di arrivo".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alle Autonomie
locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, a commento
del provvedimento del Governo, contenuto nel decreto legge "Cura
Italia", rivolto ai Comuni e relativo al differimento dei termini
per l'approvazione delle tariffe della Tari.
Come ha sottolineato lo stesso Roberti "è del tutto evidente che
in questo momento le Amministrazioni municipali non possono
pensare a questi adempimenti, essendo esse impegnate a
fronteggiare l'emergenza coronavirus. Ad ogni modo, non è solo
con le proroghe che si può sopravvivere".
L'assessore ha invitato quindi il Governo a trovare le risorse
adeguate "per ristorare quei Comuni che intendano intervenire
sulle tariffe avendo l'obiettivo di non gravare sulle categorie
più colpite dalla crisi in atto. In particolar modo mi riferisco
a quelle aziende che operano nei settori del turismo e della
ristorazione, come alberghi, bar e ristoranti".
"Ogni dato - ha spiegato Roberti - ci dice che queste sono
sicuramente le attività più penalizzate. E' quindi necessario
garantire ai Comuni quelle entrate che consentano loro di poter
dare un importante sostegno a quegli esercizi così duramente
colpiti dalle conseguenze economiche della pandemia".
"Diversamente - ha concluso l'assessore - a settembre gli stessi
Enti locali si troveranno a chiedere ingenti risorse a chi oggi è
chiuso per legge".
ARC/GG/pph
L'assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti.
Foto ARC
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