Trieste, 30 nov - "Se oggi, dopo tanti anni, c'è ancora una
così numerosa partecipazione di persone, tra cui anche molti
giovani appartenenti alla mia generazione che non hanno vissuto
alcuni fatti storici come la firma del Trattato di Osimo,
significa che l'associazionismo, più delle istituzioni, è stato
capace di portare avanti la battaglia per la conservazione della
memoria di quanto accadde negli anni a cavallo tra la fine della
seconda guerra mondiale e gli anni 50': ovvero, il dramma
dell'esodo e la tragedia delle foibe. Per questo motivo, in
rappresentanza del governatore Fedriga, rivolgo all'Unione degli
istriani un profondo ringraziamento per quanto fatto, con
coraggio e caparbietà, in 65 anni di attività".
Lo ha detto oggi a Trieste l'assessore regionale alle Autonomie
locali del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, nel corso
della cerimonia dedicata al 65. anniversario della costituzione
dell'Unione degli istriani, il cui presidente, Massimiliano
Lacota, ha più volte, nel corso del suo saluto, espresso alla
Regione la propria riconoscenza per il prezioso e indispensabile
sostegno, "senza il quale molte iniziative non avrebbero potuto
essere portate avanti".
Roberti, sottolineando l'importanza e il valore storico di quanto
realizzato in molti campi dall'associazione in questi anni, ha
ricordato l'evento per il 65. organizzato alcuni giorni fa nel
Palazzo della Regione a Trieste, che ha visto la partecipazione,
tra gli altri, dei sindaci di tutte e quattro le città capoluogo
del Friuli Venezia Giulia, "a testimonianza della solidità del
legame che unisce il territorio regionale a quella parte di
storia che per troppo tempo è stata nascosta, se non addirittura
negata".
Alla cerimonia odierna ha partecipato anche il presidente del
Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin.
ARC/GG/ep
L'assessore regionale Pierpaolo Roberti mentre interviene al 65. dell'Unione degli istriani