La Giunta Regionale


10.10.2014 19:11

ENTI LOCALI: PANONTIN, PER LE UNIONI INCENTIVATI ANCHE I COMUNI CAPOLUOGO

Accolti diversi suggerimenti del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

Trieste, 10 ott - Rispetto al testo approvato dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia in via preliminare nelle scorse settimane, il disegno di legge (ddl) per il "Riordino del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia", cui l'Esecutivo ha dato oggi il via libera definitivo, presenta diverse novità, frutto dell'approfondito e proficuo confronto con i rappresentanti del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL).

"Abbiamo inteso accogliere quasi tutte le richieste di integrazione e modifica fatte dal CAL", ha spiegato Panontin. "Tra le più importanti vi è la decisione di prevedere la figura di un direttore, in veste di responsabile e 'regista' delle costituende Unioni di Comuni. Figura da reperire tra i segretari comunali internamente o con mobilità di comparto o intercompartimentale".

Decisa inoltre la creazione di un Osservatorio per la Riforma, come peraltro indicato anche a livello nazionale dalla Riforma degli Enti locali nel cosiddetto 'decreto Delrio'. "Abbiamo ritenuto di introdurre questo organismo, che consentirà a Regione ed Enti locali di monitorare congiuntamente tutte le fasi dei passaggi delle funzioni, verso la Regione e verso le Unioni e, parallelamente, i piani di dismissione delle Comunità montane".

Altra richiesta formulata dal CAL, e accolta, la previsione di rafforzare le incentivazioni a operare in forma aggregata, nelle Unioni. "Abbiamo incentivato le aggregazioni utilizzando la leva finanziaria - ha precisato l'assessore Panontin -, prevedendo importanti trasferimenti di risorse a favore di chi si aggrega. Trasferimenti che ovviamente non potranno invece andare a quelle realtà che eventualmente dovessero decidere di rimanare separate. Per esse anzi vi sarà una riduzione dei trasferimenti ordinari del 30 per cento sulla spesa corrente".

Un'importante novità riguarda infine il tema delle aggregazioni per i capoluoghi di provincia che, diversamente dal testo originario, saranno assoggettati alla stessa disciplina dei Comuni fino a 30.000 abitanti. A fine ottobre il provvedimento sarà esaminato dalla competente Commissione consiliare, per poi approdare in Aula nella seconda metà di novembre per l'approvazione definitiva della Riforma.

ARC/PPD