Turismo: Bini, terme di Grado in condizione di riaprire
Trieste, 24 lug - "I lavori del primo lotto della
riqualificazione delle Terme di Grado, per i quali la Regione ha
investito 5 milioni e mezzo di euro, sono terminati e la Regione
ha già avviato la procedura per richiedere ad Asugi
l'autorizzazione sanitaria per permettere la riapertura della
struttura, seppur limitatamente all'area delle vasche e degli
ambulatori".
A darne notizia è l'assessore regionale alle Attività produttive
e Turismo, Sergio Emidio Bini, a margine di un'interlocuzione con
il presidente di Git, Roberto Marin, ente a cui è affidata la
gestione dell'impianto termale.
"In relazione al pronunciamento del Tar circa l'appalto per le
strumentazioni del reparto aerosol e inalazioni - sottolinea
l'assessore Bini - la Regione si è attivata con la massima
celerità. È stato dato mandato a PromoTurismoFVG di procedere
alle azioni necessarie a ottemperare alla sentenza nel minor
tempo possibile e permettere così la piena apertura della
struttura. Già nella giornata di domani (martedì 25 luglio) ci
sarà un incontro con i legali delle due ditte per definire le
tempistiche e le modalità di esecuzione della sentenza. In attesa
che gli impianti inalatori oggetto della sentenza del Tar vengano
sostituiti, è stato attivato l'iter per ottenere le
autorizzazioni sanitarie da parte di Asugi e permettere così la
riapertura al pubblico dell'area delle vasche e degli ambulatori,
nonché degli spazi dell'accettazione, completamente rinnovati".
"Massima attenzione e solerzia saranno riservate anche per
alleviare il disagio di chi aveva già prenotato quelle
prestazioni che al momento non possono essere erogate", ha
specificato Bini, che in merito ha ottenuto precise
rassicurazioni da parte della Git, che sta già studiando forme di
compensazione per coprire il disservizio.
Ribadita la volontà di ottemperare alla sentenza nel minor tempo
possibile, l'esponente della giunta ha infine precisato che "la
Regione si riserva di adottare tutti gli strumenti di tutela
necessari a difendere i propri interessi nei confronti della
ditta prima aggiudicataria dell'appalto".
ARC/Com/pph
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