Pordenone, 29 mag - "Durante la scorsa legislatura, la Giunta
ha investito sul territorio del Friuli Occidentale il 32 per
cento degli stanziamenti complessivi erogati per la sanità: 325
milioni su un miliardo complessivo. E 171 milioni di euro per la
medicina del territorio. L'attenzione a questa parte del Friuli
Venezia Giulia è massima. Adesso è necessaria la volontà di tutti
- politica, istituzioni, amministrazioni comunali, management
dell'azienda sanitaria, il terzo settore e organizzazioni
sindacali - per prendere insieme le decisioni che servono con le
quali rendere sostenibile il sistema, prima di tutto a favore del
cittadino-utente".
Sono queste le parole dell'assessore regionale con delega alla
Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, che questo
pomeriggio ha incontrato a Pordenone i sindaci della Destra
Tagliamento per fare il punto sulla situazione della sanità
nell'area afferente l'Azienda sanitaria Friuli Occidentale
(Asfo). Presenti tra gli altri il primo cittadino di Pordenone,
Alessandro Ciriani, il direttore generale di Asfo, Giuseppe
Tonutti, nonchè numerosi sindaci e funzionari dell'Asfo.
"Nel rispetto della sensibilità e delle esigenze, legittime,
rappresentate dai sindaci, che ringrazio per la serena, schietta
e costruttiva collaborazione che hanno dimostrato nell'incontro
di oggi, va detto che usciti dalla pandemia adesso abbiamo il
dovere e la responsabilità, di assumere decisioni importati,
improrogabili, assolutamente necessarie per continuare a
garantire alle comunità della nostra regione una risposta
adeguata, appropriata ed efficiente alla sue domande di salute -
ha sottolineato Riccardi -. Non possiamo esimerci dal fare delle
scelte da troppo tempo rinviate, consapevoli che la Regione può
agire in maniera solo parziale e che la materia è perlopiù di
competenza statale".
"Il problema della carenza dei sanitari è di tutti: dell'Italia,
del mondo occidentale - ha ricordato Riccardi -. Lo dicono le
società scientifiche: mancano 30mila medici e 70mila infermieri
nella Penisola: i medici di medicina generale sono in calo.
Questi sono dati oggettivi, non c'è altra verità ed è su questo
terreno che ci muoviamo, con la ferma convinzione che la
privatizzazione non sia la soluzione e che anche il sistema del
privato accreditato non è un nemico, ma un prezioso alleato.
Ricordo che il privato accreditato in Friuli Venezia Giulia è ben
al di sotto della media nazionale e da questo origina una buona
parte delle fughe che siamo costretti a subire verso altre
regioni. Siamo convinti che il diritto costituzionalmente
riconosciuto alla cura e alla salute vada difeso e sia sacro".
"In questo momento storico caratterizzato da una composizione
demografica profondamente diversa da quella di pochi decenni fa,
con meno giovani, molte più persone anziane gravate da cronicità,
abbiamo il compito importante di non dividerci. Siamo di fronte a
scelte difficili da prendere, decisioni in linea con la
sostenibilità. Questo dobbiamo fare, se vogliamo dare risposte ai
nostri concittadini" ha concluso Riccardi.
ARC/PT/al
L'intervento dell'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi nel corso dell'incontro odierno con i sindaci nell'auditorium della Regione a Pordenone