Ricerca: Fedriga, competenze Sissa per digitalizzare sanità Fvg
Trieste, 23 ott - "Mettere a sistema il poderoso volume dei
dati della sanità del Friuli Venezia Giulia avvalendosi delle
competenze di altissimo profilo della Scuola internazionale
superiore di studi avanzati (Sissa) è un'opportunità di
collaborazione che, nell'ottica del coinvolgimento delle
istituzioni della ricerca scientifica a beneficio della qualità
della vita dei cittadini della regione, potrebbe imporsi quale
obiettivo concreto".
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dal governatore del
Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine della
visita alla Sissa compiuta assieme all'assessore regionale a
Università e Ricerca, Alessia Rosolen.
Come sottolineato dal governatore, il fattore che imprime grande
dinamismo all'Istituto di Eccellenza (uno dei sei in Italia
riconosciuti dal Ministero) è il collegamento con il mondo
produttivo, soprattutto con aziende del territorio, le quali
supportano percorsi di altissima formazione che garantiscono agli
studenti, una volta conseguito il master, di trovare
un'occupazione con una percentuale piena del 100 per cento.
"La connessione con le imprese, in particolare quelle regionali,
è fondamentale perché - ha rimarcato Fedriga - integra idealmente
e concretamente la Sissa alla comunità che, in questo modo,
consolida la consapevolezza della presenza attiva sul territorio
di una realtà scientifica che pochi altri in Italia possono
vantare".
Fedriga e Rosolen, accompagnati dal direttore della Sissa,
Stefano Ruffo, dopo aver avuto un incontro con i vertici del
corpo docente si sono confrontati con alcuni ricercatori nei
laboratori dove vengono sviluppate ricerche nell'ambito delle
neuroscienze che, è stato evidenziato, potranno avere futuri
risvolti in campo medico.
"Assieme al governatore - ha spiegato Rosolen - abbiamo toccato
con mano la qualità e le possibili applicazioni dei molti
progetti che la Regione finanzia e sostiene in collaborazione con
le Università di Udine e Trieste".
In tal senso, è stata l'illustrazione del Master in high
performance computing (Mhpc), realizzato con il contributo, tra
gli altri, anche dell'Amministrazione regionale, ad aver indotto
il governatore a gettare le basi per la possibilità di una
collaborazione finalizzata alla gestione dei dati sulla sanità
del Fvg. Nello specifico, l'Mhpc mira a formare degli esperti che
abbiano le competenze necessarie ad affrontare le complessità
informatiche, fornendo agli studenti un solido background negli
algoritmi e nei modelli di calcolo scientifico.
Da parte sua, il direttore Ruffo ha ribadito la mission della
Scuola consistente nell'attrarre ricercatori da tutto il mondo
all'interno di una realtà che offre un corpo docente giovane,
estremamente dinamico ed estraneo alla logica distorsiva delle
baronie. La filosofia di base è quella della ricerca di gruppo
coniugata alla ricerca di fondi. In questo sono impegnati circa
un'ottantina di docenti per quasi 100 post dottorandi e 280
dottorandi.
La Scuola, fondata nel 1978, è riuscita a diventare un punto di
riferimento per le università italiane in quanto è stata la prima
a offrire corsi post laurea per il conseguimento del titolo PhD,
ovvero il dottorato di ricerca nei settori delle scienze
matematiche, fisiche e nelle neuroscienze.
ARC/GGfc
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