Approvati dalla Giunta nuovi criteri e modalità di erogazione dei
fondi per proprietari e loro delegati
Trieste, 29 dic - "Lo stato di sofferenza dei boschi di abete
rosso della nostra regione, causato dalla proliferazione del
bostrico, così come ci viene costantemente segnalato da parte dei
proprietari boschivi, amministratori pubblici, imprese boschive e
di singoli cittadini, ha richiesto l'urgente attivazione di
misure di contrasto, e supporto, miranti a compensare la perdita
di valore economico delle piante colpite. Per questo abbiamo
disposto una riedizione nell'erogazione degli indennizzi".
Lo ha spiegato l'assessore alle Risorse agroalimentari, forestali
e ittiche del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier, che questa
mattina ha portato all'attenzione della Giunta una delibera che
definisce criteri e modalità per la concessione degli indennizzi
da parte del Fondo regionale per la gestione delle emergenze in
agricoltura, per contrastare la diffusione del bostrico ai sensi
dell'articolo 1 bis 1 della Legge regionale 22/2002. La delibera
è stata approvata dall'Esecutivo.
"Tra gli obiettivi dell'importante provvedimento c'è il
contenimento della diffusione dell'agente patogeno, il ripristino
della funzionalità degli ecosistemi forestali, la riduzione del
rischio di innesco e della propagazione degli incendi boschivi
per il permanere nelle foreste di materiale secco e, infine,
quello di favorire il recupero e l'immissione sul mercato del
legname attaccato dal bostrico" , è entrato nel dettaglio, a
margine, Zannier, precisando che si tratta di una riedizione
della linea contributiva già utilizzata, con nuovi fondi e nuove
condizioni per la loro assegnazione.
I beneficiari degli indennizzi sono i proprietari forestali
pubblici e privati, o i loro delegati, quindi anche
comproprietari, affittuari, locatari, concessionari, comodatari e
le imprese forestali. Gli indennizzi sono concessi in conto
capitale in misura forfettaria, in base ai metri cubi netti
utilizzati di piante di abete rosso secche o deperite, a seconda
del metodo di esbosco utilizzato (da 10 a 30 euro a metro cubo),
in modo da ridurre i costi di utilizzazione e garantire così un
margine di valore residuo al legname attaccato, incentivandone
l'utilizzazione.
"Per poter dare in tempi rapidi una risposta a quest'emergenza -
ha rimarcato, a margine, Zannier -, a seguito della modifica
della Legge regionale 13 dell'agosto 2002, numero 22 'Istituzione
del Fondo regionale per la gestione delle emergenze in
agricoltura', con l'introduzione di un articolo dedicato
all'emergenza bostrico, in attuazione del Quadro temporaneo di
crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia a
seguito dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina, con
questa delibera si definiscono i criteri e le modalità per la
concessione degli indennizzi da parte del Fondo regionale per la
gestione delle emergenze in agricoltura per contrastare la
diffusione del bostrico".
Sono ammissibili a indennizzo gli interventi di utilizzazione che
rispettano alcuni requisiti minimi: sono realizzati in lotti in
cui il bostrico ha già attaccato, o sta attaccando, almeno il 60%
delle piante da destinare all'utilizzazione: le piante devono
essere abeti rossi secchi o deperiti, ovvero con chioma ancora
verde ma sottoposti all'attacco dell'agente patogeno in corso -
riscontrabile da 'sintomi' caratteristici come caduta anomala
d'aghi, presenza di fori sul fusto, accumulo di rosura alla base
- e verificabile con specchiature della corteccia a titolo di
sondaggio. La quota rimanente può essere costituita da piante
anche in buone condizioni il cui prelievo è funzionale alle
operazioni di utilizzazione o con chiome a stretto contatto con
quelle attaccate dal bostrico.
ARC/PT/gg