Agricoltura: Zannier, chiesto a Governo riconoscimento stato siccità
Trieste, 7 nov - "A fronte della prospettata perdita
quantitativa e qualitativa dei raccolti in conseguenza alla
sensibile riduzione dell'irrigazione, la Giunta regionale è
intervenuta presentando al Ministero delle politiche agricole,
alimentari e forestali la richiesta per riconoscere lo stato di
siccità come evento eccezionale, unitamente all'elenco dei
territori e delle colture danneggiate. Al momento si è in attesa
che il Ministero proceda alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale
del decreto di declaratoria e che disponga il piano di riparto
delle somme, da prelevare dal Fondo di solidarietà nazionale, tra
le diverse Regioni interessate". Lo ha spiegato oggi in IV Commissione l'assessore regionale alle
Risorse agroalimentari Stefano Zannier, in risposta
all'interrogazione n. 683 relativa alle misure attuate dalla
Regione per contrastare i danni causati dall'emergenza idrica.
"Per attivare gli interventi - ha chiarito Zannier - le imprese
agricole dovranno poi presentare le domande di aiuto alla
Direzione centrale risorse agroalimentari forestali e ittiche
entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data
di pubblicazione del decreto di declaratoria emanato dal
Ministero". Per quanto riguarda la gestione delle future criticità,
l'assessore ha osservato che "le Direzioni regionali competenti e
i Consorzi di bonifica agiscono costantemente in modo coordinato,
anche confrontandosi per tempo con le organizzazioni sindacali
agricole e con i diversi portatori di interesse". Nel corso dei lavori della Commissione, l'esponente della Giunta
è inoltre intervenuto relativamente alle azioni di salvaguardia
dei Magredi, in particolare delle Zone speciali di conservazione
(Zsc) dei Magredi di Tauriano e dei Magredi del Cellina,
individuate in aree già appartenenti al Demanio militare e
utilizzate da decenni come poligoni per esercitazioni militari o
come depositi di munizioni. "L'attività di esercitazione militare - ha rilevato l'assessore -
anche se comporta dei momenti di disturbo concentrato e intenso,
complessivamente ha evitato nei decenni precedenti una
trasformazione radicale di tali praterie per altri usi di tipo
agricolo o insediativo come avvenuto fuori dalle aree militari.
Ciò ha permesso la conservazione delle più grandi praterie di
pianura in ambito nazionale con presenze floristiche e
faunistiche endemiche e molto rare. I piani di gestione dei siti
in oggetto - ha concluso Zannier - prevedono una misura di
conservazione che stabilisce un contatto diretto tra gli uffici
regionali e i comandi militari, al fine di segnalare in tempi
rapidi eventuali problematiche ambientali che dovessero sorgere a
seguito delle attività addestrative".
ARC/PAU/ma
L'assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier
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