Turismo: Bini, montagna pordenonese ha qualità per attrarre visitatori
Confronto con i sindaci per ascoltare le richieste del territorio
Cimolais (Pn), 21 feb - "La vera forza della montagna
pordenonese è la sua potenzialità turistica, che porterà con se'
anche sviluppo, posti di lavoro e nuovi insediamenti produttivi".
Lo ha affermato qust'oggi a Cimolais l'assessore regionale alle
Attività produttive Sergio Emidio Bini al termine di una visita
compiuta in alcune delle località della Valcimoliana e
Valcellina. L'iniziativa è servita all'esponente dell'esecutivo
per vedere di persona alcune realtà locali ma anche per fare il
punto della situazione con i sindaci della zona, ascoltando le
loro richieste e le proposte per consentire lo sviluppo e la
crescita della montagna pordenonese.
Occupazione, connessioni internet, turismo, viabilità e
condizioni del lago di Barcis sono stati solo alcuni dei temi
principali che i primi cittadini hanno sottoposto all'attenzione
dell'assessore regionale. In particolare il sindaco di Erto
Antonio Carrara ha evidenziato che la diga del Vajont rappresenta
il secondo sito più vistato in Friuli Venezia Giulia con oltre
100 mila presenze annue; pertanto andrebbe potenziato un progetto
turistico per la valorizzazione della zona ma anche migliorato
l'assetto viario lungo il quale transitano i turisti per arrivare
nella zona del manufatto.
Il primo cittadino di Barcis Claudio Traina ha invece posto
l'accento sulla qualità dello specchio d'acqua che, dopo la piena
legata al maltempo dello scorso novembre, presenta problemi non
indifferenti che potrebbero mettere a rischio il turismo estivo
nella zona. A ciò si aggiunge la necessità di fare il punto della
situazione sullo sghiaiamento del lago e quindi al passaggio dei
mezzi pesanti nella zona. Per il sindaco di Andreis, Romero
Alzetta, sarebbe invece opportuno dare nuova vita alla vecchia
strada della Valcellina, una zona dalle enormi potenzialità
cicloturistiche della montagna pordenonese. Inoltre ha segnalato
i difficili collegamenti della telefonia mobile nonché quelli di
gestione del poco personale comunale.
La vera scommessa illustrata dal primo cittadino di Claut Franco
Bosio è quella che ha a che fare con insediamenti produttivi in
grado di portare in zona almeno una sessantina di posti di lavoro
in tutta la vallata, operazione necessaria per bloccare lo
spopolamento. Infine il presidente del Parco delle Dolomiti
friulane Gianandrea Grava si è soffermato sul fatto che la diga
del Vajont e la forra della Valcellina siano luoghi di grande
attrazione turistica e che quindi lungo l'asse che unisce le due
località vada costruito un progetto di sviluppo turistico.
"Queste montagne - ha detto Bini dopo aver ascoltati i sindaci -
rappresentano la vera ricchezza dell'alto pordenonese, capaci di
trainare lavoro e crescita. Il turismo e lo sfruttamento
intelligente di ciò che la natura mette a disposizione possono
creare occasioni di occupazione e opportunità per i giovani che
decidono di scommettere avviando attività in queste zone.
L'importante è ragionare sul futuro, senza fare paragoni con il
passato".
Attuando una politica dei piccoli passi, Bini ha detto di essere
d'accordo sulla necessità di migliorare il segnale della
telefonia mobile ma anche di sostenere quel turismo leggero
legato ad esempio al trenino della Valcellina che porti i
visitatori nei luoghi più suggestivi che la zona sa offrire.
Infine l'assessore regionale ha evidenziato il lavoro di squadra
che dovrà essere compiuto con gli altri colleghi di giunta per
poter incidere positivamente tanto sulle infrastrutture viarie
quanto sul sostegno all'occupazione.
La presenza in Valcellina dell'assessore Bini ha preso il via con
la vista alla diga del Vajont. Accompagnato dalla guida
naturalistica Franco Polo, all'esponente dell'esecutivo è stata
illustrata la storia della costruzione del manufatto nonché della
tragedia che il 9 ottobre 1963 colpì l'intera vallata.
Successivamente l'assessore si è recato in vista allo
stabilimento della Dolomia a Claut, azienda che opera nel mercato
dell'acqua minerale. L'amministratore delegato dello stabilimento
Gilberto Zaina ha illustrato il progetto di ampliamento dei
capannoni nella locale zona industriale, dove verrà installata
una nuova linea di imbottigliamento con vetro a rendere. Secondo
Zaina l'operazione poterà a regime l'occupazione di una decina di
persone nell'arco di due anni.
ARC/AL/ep
L'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini con l'amministratore delegato dell'Acqua Dolomia Gilberto Zaina
Foto Regione FVG
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