La Giunta Regionale


22.05.2015 16:00

SOSTEGNO AL REDDITO: LA GIUNTA REGIONALE DEFINISCE I REQUISITI DELLA NUOVA MISURA

Trieste, 22 mag - L'obiettivo è dar corpo a un "sistema regionale di contrasto alla povertà e all'inclusione sociale", che superi l'attuale settorializzazione degli interventi. Un provvedimento che dovrà essere un "primo livello essenziale di prestazione" per garantire in Friuli Venezia Giulia tutte le persone che non dispongono di un'adeguata fonte di reddito; il tutto in coerenza con l'azione del Governo nazionale, che si appresta a introdurre il Sostegno all'Inclusione Attiva (SIA).

Sono queste le caratteristiche principali della Misura regionale attiva di sostegno al reddito, di cui la Giunta regionale ha discusso oggi, con l'intenzione di presentare al più presto uno specifico disegno di legge (ddl) affinché la norma possa entrare in vigore già a settembre, per utilizzare i 10 milioni di euro previsti nel Bilancio regionale per l'anno in corso.

Le linee di indirizzo della nuova Misura sono contenute in un documento, proposto dall'assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali Maria Sandra Telesca, di concerto con l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti.

"In Friuli Venezia Giulia - ricorda Telesca - sono già molteplici gli interventi di sostegno alle fasce più deboli della popolazione, gestiti da diverse direzioni regionali e non sempre adeguatamente coordinati, cui si aggiungono i contributi comunali".

Il nuovo provvedimento dunque "non sarà aggiuntivo ma avrà una prospettiva strategica unitaria. Sarà l'avvio di un processo evolutivo, di progressiva rivisitazione di tutte le misure esistenti, per superare l'attuale frammentazione e riportare tutto a una misura unica, che preveda una presa in carico unitaria da parte dei Servizi sociali dei Comuni, attraverso un progetto personalizzato, finalizzato a far uscire la persona debole dallo stato di povertà, favorendone l'inclusione sociale possibilmente attraverso un'adeguata collocazione lavorativa o comunque un percorso formativo".

Proprio perché compatibile con il SIA, la Misura regionale dovrebbe potersi integrare con le procedure che saranno impiegate a livello nazionale, "con un evidente sgravio amministrativo per la Regione". Dunque, tutte le attività di verifica dei requisiti, di controlli sulle domande e di erogazione dei benefici sarebbero svolte dall'INPS.

ARC/PPD