La Giunta Regionale


18.05.2015 17:29

SALUTE: TELESCA, PER IL PUNTO NASCITA DI GORIZIA HA PREVALSO SOLO LA SICUREZZA

Trieste, 18 mag - "Il percorso di riorganizzazione della rete di assistenza al Percorso Nascita a Gorizia non è mai stata questione politica, come viene nuovamente suscitato in questi giorni, ma ha risposto solo ed esclusivamente a un'urgente esigenza di sicurezza e appropriatezza degli interventi, come ancora nel 2010 veniva stabilito da un preciso Accordo Stato-Regioni, che fissava in almeno 1.000 nascite/anno il parametro standard a cui tendere nel triennio per il mantenimento, o l'attivazione, dei Punti Nascita". Lo ha ribadito oggi l'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca che ha segnalato anche come "sotto i 500 parti all'anno una qualsiasi struttura fa registrare un incremento della mortalità materna e neonatale, nonché un aumento del ricorso al taglio cesareo".

Un ricorso al parto per via chirurgica, ha inoltre indicato Telesca, "che è gravato, viene evidenziato proprio nell'Accordo Stato-Regioni, da un costo umano ed economico non trascurabile: il rischio di morte materna è infatti di tre-cinque volte superiore rispetto al parto vaginale e la morbosità puerperale è di 10-15 volte superiore".

Ed è quanto è stato rilevato a Gorizia, ha aggiunto l'assessore ricordando i dati già comunicati anche a fronte di un'interrogazione di alcuni giorni fa del Movimento 5 Stelle che lamentava l'assenza di queste indicazioni, "un Ospedale in cui la percentuale dei tagli cesarei è superiore non solo alla media regionale, ma addirittura a quella di strutture di riferimento per la gravidanze ad alto rischio quali il Burlo Garofolo di Trieste".

Secondo il Rapporto 2005-2010 Nascere in FVG - Certificato di Assistenza al Parto (CedAP), della direzione Statistica del Ministero della Salute, "le donne che sin qui hanno partorito presso il Punto Nascita di Gorizia sono state sottoposte mediamente a più ecografie durante la gravidanza rispetto alla media regionale e a quanto consigliato dalle linee guida nazionali sulla Gravidanza fisiologica. Anche la percentuale di donne che ha effettuato otto o più visite in gravidanza risulta superiore rispetto alla media regionale", ha annotato l'assessore.

Il numero di parti/anno che si registrava nel Punto Nascita di Gorizia, viene ancora richiamato, è da molti anni inferiore alla soglia minima di sicurezza (media 368 nel periodo 2005-2010) e ha mostrato nel tempo un trend in calo (differenza 2013-2005 -27 per cento).

Già il Progetto Obiettivo materno infantile del 2004 aveva evidenziato la necessità che la locale Azienda sanitaria individuasse "le strategie necessarie per qualificare l'assistenza e incrementare l'attività del Punto Nascita di Gorizia", che all'epoca contava 451 parti/anno.

"Occorre anche rilevare che, sempre per quanto riguarda Gorizia, l'eventuale ricorso, per l'attivazione di una guardia attiva pediatrica 24 ore su 24, a forme flessibili di acquisizione di specialisti (collaborazioni esterne a gettone), costituirebbe di fatto una modalità che non garantisce la continuità assistenziale né l'integrazione tra professionisti. Non è stato inoltre rispettato, per questo Punto Nascita, lo standard di almeno due ostetriche/turno nei Punti Nascita e la sala operatoria non è stata disponibile 24 al giorno nel Blocco travaglio-parto", ha riconfermato l'assessore Telesca.

ARC/RM