La Giunta Regionale


16.05.2015 10:00

SALUTE: TELESCA, VIA I DOPPIONI, PIÙ QUALITÀ, PIÙ SICUREZZA

L'assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia: "Liberiamo risorse da destinare alla sanità territoriale".

Trieste, 16 mag - Nelle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia finalmente spariranno i doppioni: saranno infatti accorpati quei reparti che, in uno stesso ospedale, si ritrovano a erogare le stesse prestazioni. Reparti che spesso si trovano, per le ridotte dimensioni, a non avere quella casistica sufficiente a garantire livelli adeguati di qualità e sicurezza delle prestazioni.

Coerentemente con quanto previsto dalla legge di Riforma della Sanità regionale, la Giunta, su proposta dell'assessore alla Salute Maria Sandra Telesca ha infatti approvato una delibera con cui si andrà a incidere sull'assesto organizzativo degli Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), riducendo una frammentazione spesso ridonante, inutile, dispendiosa.

Sotto il profilo strettamente tecnico, il provvedimento definisce per quali delle funzioni dei presidi ospedalieri individuati con una delibera di fine 2014 viene ora prevista una struttura complessa, ovvero un primariato. "Complessivamente - spiega Telesca - ci saranno strutture complesse ridotte nel numero ma accresciute negli organici e nelle dotazioni; in pratica meno primari, ma non certo meno medici e meno infermieri".

I vantaggi? "Evidenti" assicura Telesca: "tutti i professionisti che lavorano nella sanità sanno che aumentare la casistica, accrescere le occasioni di mettere a confronto esperienze e buone pratiche contribuisce ad aumentare gli standard di qualità e sicurezza, a tutto vantaggio dei pazienti. Parallelamente grazie al superamento dei doppioni riusciremo anche a liberare risorse da destinare al rafforzamento dei servizi sanitari sul territorio".

Le branche maggiormente interessate dal provvedimento sono quelle chirurgiche, in particolare chirurgia generale e ortopedia, e quelle connesse all'attività di medicina di laboratorio.

Diverse le ragioni per cui negli anni si sono creati doppioni che ora non hanno più ragione di esistere. A Udine e Trieste, ad esempio, laddove c'è una facoltà di Medicina, nelle stesse strutture convivono reparti tipicamente ospedalieri e reparti legati alle Università, dove si fa, oltre che assistenza, anche didattica e ricerca. "Non hanno più senso le distinzioni, ora che l'integrazione tra ospedale e università è un fatto assodato".

"Ma non mancano - osserva l'assessore Telesca - quei reparti creati in passato spesso più per interesse politico che sanitario, quindi più per assicurare poltrone che servizi. Noi vogliamo - chiarisce - che la politica esca dagli ospedali. Vogliamo che i primari e i medici siano scelti in base alla loro capacità, alla loro comprovata esperienza, non per l'appartenenza".

Insomma, sarà una rivoluzione, ma necessariamente dovrà essere graduale, "perché di certo non ciacciamo nessuno! Per la completa applicazione prevediamo tre anni di tempo, in modo che la quasi totalità delle strutture non più previste dalla programmazione regionale cesserà con il pensionamento del titolare".

L'intera operazione rimane in capo ai singoli Enti del SSR, che negli atti aziendali dovranno tener conto dei nuovi modelli organizzativi decisi dalla Regione.

ARC/PPD

 
sulla delibera, approvata dalla Giunta regionale del FVG, con cui si andrà a incidere sull'assesto organizzativo degli Enti del Servizio Sanitario Regionale (SSR), rilasciate a Trieste il 15 maggio 2015