Trieste, 04 gen - "Il tono di una certa opposizione è sempre lo stesso: polemico a prescindere e persino sguaiato, senza argomenti, per arrivare alla fine a dire le cose che questa Giunta regionale sta già facendo".
Lo afferma l'assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia del Friuli Venezia Giulia Maria Sandra Telesca rispondendo a una nota della consigliera regionale Barbara Zilli (LN) sul tema della natalità e del bonus bebè dopo che un istituto di ricerca aveva diffuso ieri i dati sul calo delle nascite in Friuli Venezia Giulia.
L'assessore regionale Telesca era già intervenuta ampiamente ieri sull'argomento, ricordando le politiche dell'Amministrazione regionale in materia di natalità, che prevedono un'integrazione fra sostegni economici, potenziamento dei servizi e conciliazione dei tempi di lavoro e di famiglia, armonizzando le misure nazionali con quelle regionali.
"L'azione fatta sui nidi e la messa in sicurezza degli importi sugli altri interventi integrati con quelli nazionali - ribadisce adesso l'assessore Telesca - ci consentono di utilizzare al meglio le risorse. Dobbiamo continuare a fare finta che non vi sia il bonus bebè nazionale?".
"Devo infatti ricordare alla consigliera Zilli - aggiunge Telesca - che oggi c'è il bonus bebè nazionale che non si limita a un'erogazione una tantum, ma è un intervento mensile per tre anni che noi, in Friuli Venezia Giulia, inseriamo nella rete dei servizi che stiamo potenziando e rendendo più efficienti, come dimostra il caso delle rette dei nidi".
"Peraltro - ricorda l'assessore Telesca - il bonus del Governo Renzi è stato definito proprio dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini 'un insulto, in quanto le famiglie vanno aiutate con interventi sui nidi e baby sitter gratuite'. Dovrebbero mettersi d'accordo tra loro. Ma tutto questo dimostra che stare all'opposizione per qualcuno vuole dire contrapporsi sempre e comunque a tutti i costi ...".
"Vedo inoltre - conclude Telesca - che si continua ad ignorare che, accanto a questi interventi, la Giunta regionale punta a lavorare di più sul tema della conciliazione tra lavoro e famiglia. Le donne chiedono aiuti per poter lavorare e contestualmente essere mamme".
ARC/Com/PF
