La Giunta Regionale


20.11.2014 15:16

SALUTE: TELESCA, ASSISTENZA ALLA RETE DEI PAZIENTI CON ICTUS

Trieste, 20 nov - Garantire una presa in carico complessiva dei pazienti colpiti da ictus, attraverso una risposta sanitaria tempestiva, qualificata ed omogenea che consenta la continuità dell'assistenza nei diversi momenti della malattia, dalla fase acuta fino alla riabilitazione.

È l'obiettivo della "Rete regionale per la gestione del paziente colpito da ictus", sia esso ischemico o emorragico, che la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha costituito oggi con una delibera che definisce nei dettagli il modello organizzativo che, anche a seguito della Riforma della Sanità appena varata, la Regione intende darsi per fronteggiare una patologia che, per le sue dimensioni epidemiologiche e per il suo impatto socio-economico, rappresenta una delle più importanti problematiche sanitarie.

L'ictus, con circa 3.000 casi all'anno in regione, è infatti la prima causa di invalidità permanente e la seconda causa di demenza e, in Italia, la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. "Come le malattie cardiovascolari o i traumi - spiega l'assessore Telesca - l'ictus è una patologia tempo-dipendente, un'emergenza cui occorre rispondere con assoluta tempestività: perfetta risposta del 118, strutture adeguate e una migliore organizzazione dell'assistenza, attraverso precisi protocolli organizzativi, possono ridurre in maniera significativa il numero di pazienti che muoiono o che rimangono disabili".

Il percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale delineato si articola sul modello HUB & SPOKE, con le funzioni di alta complessità (ovvero gli HUB) concentrate nei tre Ospedali (Trieste, Udine e Pordenone) dotati di stroke unit, ovvero reparti ove operano equipe di professionisti, medici ed infermieri, ad altissima specializzazione, mentre le funzioni di media complessità, che non necessitano di supporti tecnologici avanzati, rimangono negli altri presidi ospedalieri (centri SPOKE), cui si affiancano le strutture riabilitative.

È la stroke unit ad effettuare una accurata diagnosi, con esami quali TAC, doppler, risonanza magnetica, analisi di laboratorio, scegliendo il trattamento più opportuno, a seconda che si tratti di ictus emorragico o di ischemia cerebrale: dall'intervento chirurgico alla terapia trombolitica. In base alla casistica, è stato definito in 70 il numero ottimale di posti letto dedicati alla Rete ictus.

Di questi 26 sono più strettamente connessi alle stroke unit. La delibera approvata oggi stabilisce che il coordinamento operativo della Rete ictus sia affidato alla direzione della Neurologia dell'Ospedale di Udine, al fine di predisporre i documenti tecnici (protocolli diagnostico terapeutici, linee guida, ecc.) necessari a dare omogeneità all'intera Rete.

ARC/PPD

 
rilasciate sulla "Rete regionale per la gestione del paziente colpito da ictus", costituita oggi dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, a Trieste il 20 novembre 2014