La Giunta Regionale


23.06.2014 18:46

SANITÀ: SERRACCHIANI, L'OSPEDALE DI GEMONA SI CONFERMA IMPORTANTE

Udine, 23 giu - "Abbiamo ribadito al sindaco Paolo Urbani che nella riforma del SSR-Servizio Sanitario Regionale la struttura ospedaliera di Gemona si conferma importante e che dunque non si parla certo di chiusure", ha sottolineato oggi a Udine la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani al termine del colloquio con il primo cittadino di Gemona del Friuli, incontro al quale ha partecipato anche l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca.

"Vengono mantenuti tutti i servizi già oggi esistenti, compresi quelli relativi alla diagnostica, e localizziamo nuove funzioni, anche in considerazione del fatto che nella nostra regione siamo carenti di servizi di riabilitazione, anche in regime di day-hospital, e mancano i posti di RSA medicalizzate e di lungodegenza. Al sindaco Urbani chiediamo una riflessione sulla Chirurgia programmata e valuteremo assieme il Piano del Pronto soccorso", ha indicato la presidente.

"Confermiamo i tempi della riforma già annunciati", ha quindi dichiarato Serracchiani. "Abbiamo iniziato con Telesca queste riunioni di riflessione con i sindaci ma intendiamo programmare sul territorio anche assemblee con i cittadini: vogliamo infatti spiegare la riforma nel dettaglio - ha affermato - per far comprendere che vogliamo una riforma sanitaria che venga incontro ai nuovi bisogni ed alle esigenze delle nostre comunità".

"L'ospedale di Gemona del Friuli conserva le sue caratteristiche - ha ribadito Telesca - incrementando alcuni servizi". Vengono dunque mantenute le Medicine e la Lungodegenza, ha sottolineato Telesca, "ampliando tutte le funzioni riabilitative", vengono confermate le Diagnostiche, quella radiologica e di base, e la Specialistica poliambulatoriale. E l'ospedale di Gemona, con la riforma, ospiterà anche l'ospedale di comunità ed uno dei Centri di assistenza primaria (in alcune regioni sono stati definiti come Case Salute), che aggrega medici di Medicina generale, specialisti, infermieri per dare risposte ai cittadini, soprattutto quelli anziani o con problemi di cronicità, per non costringerli a rivolgersi ai Pronto soccorso ospedalieri".

ARC/RM