La Giunta Regionale


18.03.2014 12:19

AMBIENTE: NUOVI STUDI SULL'IMPATTO DELLA CENTRALE A2A DI MONFALCONE

Gorizia, 18 mar - Un piano di sorveglianza epidemiologico sulla popolazione e un nuovo e più approfondito biomonitoraggio sui licheni: sono queste le due iniziative promosse dall'Amministrazione regionale per valutare e tenere sotto controllo l'impatto sull'ambiente e sulla salute della Centrale elettrica di Monfalcone gestita dalla società A2A. Lo hanno confermato Sara Vito, assessore regionale all'Ambiente, e Maria Sandra Telesca, assessore alla Salute, in una conferenza stampa che si è svolta oggi nella sede della Regione a Gorizia. Nella stessa occasione è stata annunciata l'istituzione di un Osservatorio Ambiente e Salute regionale, per sviluppare una vera e propria rete epidemiologica in Friuli Venezia Giulia ma anche per coordinare indagini su aree specifiche che presentano particolari problematiche di tipo ambientale e sanitario, come appunto Monfalcone.
PIANO EPIDEMIOLOGICO
Il Piano epidemiologico sull'area di Monfalcone, realizzato con la collaborazione dell'ARPA, dell'Università di Udine e del CRO di Aviano, comprende sostanzialmente due tipi di attività: una sorveglianza permanente della popolazione e alcuni studi su specifiche patologie. È stato già definito un preciso cronoprogramma, che prevede di avviare le diverse azioni nel giro di un anno. Sarà un comitato di controllo esterno, formato da esperti privi di conflitti di interessi, a valutare l'andamento e i risultati dell'indagine. Il metodo della parte che riguarda la sorveglianza prevede in via preliminare una caratterizzazione ambientale dell'area, individuando anche le altre fonti di inquinamento, e una definizione e localizzazione della popolazione da studiare, tenendo conto sia della storia residenziale sia delle caratteristiche socio-economiche. Sono già attive alcune centraline per la misurazione oraria e giornaliera delle emissioni e sarà creato, nello stesso tempo, un sistema informatizzato e integrato ambientale-sanitario georeferenziato, come premessa per l'analisi congiunta dei dati. Per quanto riguarda invece la parte relativa agli studi epidemiologici mirati e georeferenziati, saranno presi in considerazione l'incidenza e la mortalità dei tumori (di tutti i tumori ma anche di alcuni specifici: polmone, vescica), delle malattie respiratorie croniche e delle malattie cardio e cerebrovascolari croniche, con analisi particolareggiate sugli adulti ma anche sulle fasce più deboli: bambini, donne in gravidanza, anziani.
BIOMONITORAGGIO DEI LICHENI
È stata anche avviata, su sollecitazione della Regione, una nuova indagine di "biomonitoraggio di elementi traccia mediante licheni" nell'area di Monfalcone, nell'ambito di una convenzione fra l'ARPA-Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente e l'Università di Trieste (dipartimento di Scienza della vita). L'indagine, già arrivata alla fase di raccolta dei campioni e di preparazione per l'analisi, si propone di verificare in base al "bioaccumulo di metalli" se e in che modo eventuali scostamenti dai valori naturali possono essere riconducibili all'attività della centrale. I primi risultati potrebbero essere presentati a metà aprile. L'indagine sui licheni si è estesa su un'area di 176 chilometri quadrati, che comprende il Carso monfalconese, la pianura tra la confluenza Isonzo-Vipacco e la foce dello stesso Isonzo, con una porzione della destra del fiume. Si tratta di un territorio particolarmente complesso, in quanto molto eterogeneo (ci sono zone naturali, zone agricole e zone industriali-urbane) e con numerose potenziali fonti inquinanti. Per questo l'area oggetto di indagine è stata suddivisa in 44 unità di campionamento, georeferenziate e accuratamente descritte dal punto di vista ambientale, all'interno delle quali il materiale biologico è stato raccolto dal tronco degli alberi, ciascuno dei quali fotografato per arrivare a dettagliate schede-stazione. Nella stessa area sono stati condotti nel recente passato studi analoghi, sebbene non sempre - come precisano i tecnici dell'ARPA - con lo stesso livello di rigore. Sarà perciò possibile verificare se nel tempo vi sono stati scostamenti significativi dei valori nella medesima matrice. ARC/PF
 
rilasciate a margine della conferenza stampa sull'impatto ambientale della Centrale elettrica A2A di Monfalcone e l'istituzione di un Osservatorio Ambiente e Salute regionale, nella sede della Regione FVG a Gorizia il 18 marzo 2014