La Giunta Regionale


07.02.2014 13:22

ANZIANI: TELESCA, FAVORIRE DOMICILIARITÀ E SERVIZI RESIDENZIALI

Trieste, 07 feb - Nuove strategie per lo sviluppo delle politiche sociosanitarie a favore degli anziani non autosufficienti e nuovi criteri per la definizione dei requisiti minimi e delle procedure per il rilascio dell'autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio di servizi semiresidenziali e residenziali. La Giunta regionale, riunita oggi a Trieste, ha affrontato quello che è stato identificato come "il primo problema strutturale della nostra società", ovvero il crescente invecchiamento della popolazione che, con le sue fragilità, accompagnate spesso da pluripatologie, richiede un forte impegno di cura e assistenza a carico sia del sistema pubblico e che delle famiglie. Tre le direttrici principali sulle quali si vuole intervenire, favorire la domiciliarità e l'invecchiamento attivo, potenziare e innovare i servizi per la non autosufficienza e riqualificare la rete delle cosiddette case di risposo. "L'obiettivo - spiega l'assessore a Salute e politiche sociali del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca - consiste in una strategia che, ponendo al centro del sistema l'anziano con i suoi bisogni, dovrà tradursi nella personalizzazione nelle cure a seconda delle necessità e delle complessità di assistenza richiesta". "Prevediamo - aggiunge Telesca - l'accorpamento dei diversi strumenti di sostegno alla non autosufficienza, per armonizzare e superare l'esistente. E in questo contesto vogliamo aumentare la possibilità per gli anziani di rimanere nel proprio ambito familiare, rafforzando i servizi infermieristici e riabilitativi domiciliari, sviluppando progetti di tele-medicina e tele-assistenza, integrando l'apporto, ormai imprescindibile, del volontariato e anche del personale privato a pagamento, ovvero le badanti". Nel caso in cui la permanenza in casa risulti impossibile, si vuole riqualificare la vasta rete dei servizi residenziali che, in Friuli Venezia Giulia, è costituita da 194 strutture con 11 mila posti letto, di cui ben 8.758 (l'80%) autorizzati ad accogliere persone non autosufficienti. Un'offerta pari a quattro posti letto ogni 100 residenti con oltre 65 anni, a fronte di una media nazionale di 2,5. "La direzione Salute e politiche sociali - annuncia Telesca - è ormai pronta ad avviare la tanto attesa riclassificazione delle strutture esistenti e indicare i criteri per quelle nuove e ha predisposto la bozza di un nuovo regolamento per definire le caratteristiche che esse devono avere". "Preso atto della complessità del processo di riqualificazione e l'impatto che esso avrà sulla rete dei servizi esistenti - evidenzia ancora l'assessore - già in questo mese di febbraio vogliamo coinvolgere i principali portatori di interesse in un percorso di consultazione per raccogliere osservazioni e proposte ai fini della stesura definitiva del regolamento". L'attuale sistema, infatti, secondo Telesca "non è più in grado di garantire una risposta assistenziale adeguata all'intensità e alla tipologia dei bisogni rilevati, non garantisce equità di accesso e di trattamento tra i diversi contesti territoriali, non assicura la giusta correlazione tra bisogni degli utenti e i diversi setting assistenziali. C'è una frammentazione del sistema di responsabilità - sottolinea - e manca un adeguato sistema di relazioni di rete nel contesto dei servizi territoriali". "Il nuovo regolamento - conclude l'assessore - definisce caratteristiche strutturali, tecnologiche e organizzative, indica standard che diano garanzie per una buona assistenza medica e infermieristica in un'ottica di promozione della qualità che, naturalmente, passerà anche dal coinvolgimento degli operatori in termini di formazione e aggiornamento e che non potrà prescindere dalla necessaria omogeneità su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia". ARC/PPD