La Giunta Regionale


12.11.2013 

SALUTE: TELESCA-VITO, TERME ROMANE, RECUPERO FUNZIONALE E AMBIENTALE

Monfalcone, 12 nov - Non è solo funzionale la rinascita delle Terme Romane di Monfalcone, ma anche ambientale, in un'ottica di recupero di un'area a lungo degradata e di salvaguardia di una fonte d'acqua che sgorga naturalmente a 36 gradi, è ricca di zolfo, calcio, bromo ed altri minerali e veniva apprezzata già nell'antichità per le sue proprietà terapeutiche. Così, mettendo in luce le trasversalità che talvolta si realizzano tra tutela dell'ambiente e sistema sanitario, ha sottolineato la valenza del restauro l'assessore regionale all'Ambiente e all'Energia Sara Vito, oggi in visita alle nuove Terme Romane assieme alla collega alla Salute e alle Politiche Sociali Maria Sandra Telesca. A sua volta Telesca ha evidenziato l'importanza della funzione riabilitativa della struttura, "in grado - ha assicurato il direttore sanitario Aniello Langella, che si è così appassionato alla storia delle Terme da consegnare alle stampe un libro sull'argomento - di accogliere tranquillamente un centinaio di persone al giorno grazie ad una capacità effettiva di oltre il doppio". Con le due rappresentanti dell'esecutivo hanno effettuato il sopralluogo dell'edificio, accompagnati dal presidente e dall'amministratore della Terme Romane srl, Gianfranco Colautti e Roberto Abram, il sindaco di Monfalcone Silvia Altran, il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta ed il direttore dell'ASS 2 "Isontina" Gianni Cortiula.
Colori caldi, accenni di Liberty nei decori ed in alcuni particolari strutturali come richiesto dalla Soprintendenza, vasche ad uso multiplo e singolo da cui escono effluvi salmastro sulfurei, spazi confortevoli per i trattamenti individuali, una palestra, un'area aerosol, una sala riunioni e formazione, servizi di vario genere ed adatti ad accogliere anche chi ha difficoltà di deambulazione: sono questi gli ambienti ricavati da quello che per decenni è stato un rudere ed è tornato alla vita grazie all'impegno della Regione, del Comune di Monfalcone e dei privati che hanno creduto nell'impresa. A spanne, per ottenere questo risultato è stato necessario un investimento per complessivi 6 milioni di euro su cui ha pesato, tra l'altro, un'importante bonifica dall'amianto, scaricato a suo tempo nell'area limitrofa che oggi ospita ampi parcheggi. "La Regione ha sempre creduto ed investito in questa realtà, che oggi ha caratteristiche tanto interessanti da essere, dopo quello di Arta, il secondo polo termale del Friuli Venezia Giulia" ha osservato Telesca, mentre Gherghetta ricordava che i primi fondi, pari a circa 1,5 milioni di euro, vennero messi a disposizione dall'Aula consiliare quando egli stesso ne faceva parte. "Il recupero è stato ottimale - ha notato l'assessore Telesca in pieno accordo con la collega Vito - e certo nell'ambito della programmazione terremo conto delle funzioni di una struttura dotata di ampie potenzialità e cercheremo di aiutarla ad attrarre anche quei concittadini che oggi scelgono le terme del Veneto, peraltro favorito da una consolidata tradizione". Conclusi gli ultimi lavori all'esterno e lo scavo di un ulteriore pozzo di 300 metri per ottimizzare la portata dell'acqua anche in vista della prossima costruzione di una piscina esterna, le Terme di Monfalcone saranno inaugurate ufficialmente nella prima settimana di gennaio, per aprire al pubblico subito dopo. Tra le patologie che qui saranno trattate, assicura Langella, ci sono tutte le forme reumatiche, quelle bronchiali e pneumologiche, le neurologiche periferiche, quelle dermatologiche e quelle vascolari degli arti inferiori. ARC/LVZ
 
rilasciate a margine della visita alle Terme Romane, a Monfalcone il 12 novembre 2013
rilasciate a margine della visita alle Terme Romane, a Monfalcone il 12 novembre 2013