La Giunta Regionale


05.11.2013 

SALUTE: TELESCA, IN FVG NESSUN TAGLIO DI SERVIZI

Trieste, 5 nov - "In Friuli Venezia Giulia è necessaria un'autentica riforma dei servizi sanitari perché anche la nostra realtà non è più quella di una volta. Vi sono nuove tecnologie e nuove terapie, vi sono nuovi metodi diagnostici e nuovi farmaci; perché la popolazione invecchia e bisogna saper affrontare, non solo a parole, le pluripatologie con la continuità dell'assistenza e l'integrazione socio-assistenziale. Perché i bisogni non sono più quelli di 20 anni fa. E anche perché, alla luce di tutto questo, vi sono nuovi indirizzi, nuovi protocolli e, non ultimo, nuove norme nazionali. Per questo abbiamo avviato un percorso di riforma. Non certo per risparmiare sulla pelle dei cittadini, anche se il tema della sostenibilità complessiva del sistema ci è ben chiaro". Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca a margine di un convegno a Lignano Sabbiadoro (UD) sull'assistenza sanitaria transfrontaliera. Dunque, per Telesca, "una riforma è un cambiamento, non una pura ridistribuzione di risorse o una semplice questione di numero delle aziende o dei distretti. E verso questo cambiamento la Giunta regionale guidata da Debora Serracchiani si è incamminata con convinzione e serietà, avviando un approfondito lavoro di analisi che, aspetto per aspetto, metterà sul piatto della bilancia costi e benefici nel lungo periodo di ogni possibile scelta, confrontandosi con tutti i portatori di interesse. Scelte che saranno fatte non emozionalmente e non certo per compiacere singoli settori, gruppi o territori, ma guardando realmente ai bisogni di tutta la popolazione del Friuli Venezia Giulia: donne e uomini, bambini e anziani".
Diverso, per Telesca, è il discorso delle risorse che non sono più quelle di una volta e che comportano, per il prossimo anno, una riduzione in Finanziaria di una novantina di milioni di euro. "A questo calo di risorse stiamo dando una risposta immediata", assicura. Una risposta che "non consisterà in tagli di servizi sanitari ai cittadini, ma andrà ad incidere sugli aspetti gestionali, anche semplicemente cominciando finalmente ad applicare direttive che in passato ci si è ben guardati dall'applicare". C'è il tema della riorganizzazione amministrativa. "Vi sono alcune attività che possono essere accorpate, garantendo nel contempo maggiore efficienza e minori costi. Senza peraltro mettere in discussione il personale ma solo facendolo lavorare meglio". C'è la questione, non certo meno importante, degli acquisti. Che "vanno centralizzati, equiparando i costi di beni e servizi ai costi sostenuti nelle regioni più virtuose. In questo guardando anche, perché no, alle realtà più vicine d'oltre confine". E c'è anche l'aspetto dei posti letto per acuti, spiega l'assessore. "Ce ne sono ancora troppi, che spesso sono dove non servono. Non vanno tolti, ma riconvertiti, a beneficio di tutti. Su tutto abbiamo avviato un ragionamento per Area Vasta, così come stiamo cercando di capire se vi sia, e dove, una ridondanza di reparti che non sempre si traduce in più e più funzionali servizi". In sostanza, conclude l'assessore "una riorganizzazione è possibile senza che ciò implichi riduzione dei servizi". E questa riorganizzazione "non dovrà aspettare la riforma ma partirà da subito, con indirizzi precisi che saranno indicati nelle Linee di gestione per il 2014, messe nero su bianco già a fine mese". ARC/PPD