La Giunta Regionale


19.03.2024 16:48

Eventi: Scoccimarro, esempio e spirito di Rossetti sono ancora attuali

Trieste, 19 mar - "Domenico Rossetti ha avuto e continua ad avere un grande significato per la nostra città. Giustamente a 250 anni dalla sua nascita ricordiamo ancora questa figura di eccezionale rilievo per Trieste, per il messaggio e i lasciti che ha donato a tutti noi".

Lo ha affermato in Consiglio comunale a Trieste l'assessore alla Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro durante la cerimonia celebrativa per i 250 anni dalla nascita dell'importante giurista, politico, studioso e mecenate, che si è tenuta alla presenza dei discendenti Domenico e Antonio Rossetti de Scander.

"Oggi onoriamo un grande triestino - ha sottolineato Scoccimarro - che ha teorizzato l'autonomia della città, in continuità con le origini dell'età comunale e con alcuni momenti determinanti nella vita di Trieste come la dedizione alla Casa d'Austria del 1382 o come l'istituzione del Porto franco voluto da Carlo VI nel 1719".

"Rossetti - ha aggiunto l'assessore - va ricordato anche perché andò più volte a Vienna, affrontando viaggi difficili e lunghissimi in carrozza, per rivendicare la dignità di Trieste che, da piccolo borgo di pescatori, era diventata un emporio portuale di livello internazionale. Come procuratore civico davanti ai sovrani asburgici Francesco I e Ferdinando I continuò infatti a difendere con pari dignità l'autonomia, le franchigie e i diritti fiscali della città".

"Unico nel suo tempo è stato inoltre molto attento alla condizione delle fasce più povere della popolazione che necessitava di cure sanitarie adeguate, allora pressoché inesistenti, aspirando anche - ha ricordato - a un'ampia diffusione della cultura italiana all'interno dell'Impero Asburgico".

Nel portare i saluti del governatore Fedriga, Scoccimarro ha voluto infine soffermarsi sui segni concreti lasciati da Rossetti.

"Solo per citarne alcuni - ha detto - non possiamo dimenticare il fondamentale contributo economico per la realizzazione di viale XX Settembre, la fondazione della società di Minerva e del Museo lapidario, i tanti premi istituiti da questo straordinario geografo, letterato e giurista che non volle mai essere ricompensato per i suoi servizi alla città come pubblico amministratore".

"Domenico Rossetti ci ha donato messaggi che non perdono di forza con il trascorrere del tempo. Uno di questi è senz'altro la necessità di insegnare ai giovani la storia Patria, cioè la storia di Trieste. Solo conoscendo le proprie radici - ha sostenuto l'esponente della Giunta regionale - è possibile programmare il nostro futuro. Una visione etica e morale, secondo lo studioso triestino, che deve essere propria di chi è chiamato ad amministrare una comunità e un territorio".

"L'augurio - ha concluso Scoccimarro - è che lo spirito di Rossetti possa contagiare positivamente non solo chi oggi ha mansioni di governo della città ma pure gli imprenditori di successo affinché possano imitarlo lungo la strada del mecenatismo". ARC/TOF/ma