Al Next Maritime Technology Day confronto sulle innovazioni blu
Udine, 26 mag - "Il cluster del mare in Friuli Venezia Giulia
ha dimostrato di sapere anticipare i temi, le modalità di azione
e i percorsi formativi per lo sviluppo futuro dell'economia blu.
Nessuna altra Regione in questo momento, sia per la portata delle
attività portuali e logistiche, che per le strette connessioni
con il resto d'Europa e la forte specializzazione nella ricerca
di settore, merita più del Friuli Venezia Giulia di essere
capofila progettuale e traino della politica nazionale del
cluster mare".
Così l'assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione e
ricerca, Alessia Rosolen, si è espressa intervenendo oggi al Next
Maritime Technology Day, convegno annuale dedicato alle
innovazioni nelle tecnologie marittime e finalizzato a promuove
l'incontro tra le imprese del settore.
"Il distretto Mare Fvg ha saputo seguire e spesso anticipare i
cambiamenti del settore, pertanto è giunto il momento che da qui
arrivino ai nostri governi nazionale e europeo le indicazioni
sull'informazione e sulla formazione necessarie allo sviluppo e
all'occupazione nei comparti della portualità e della nautica -
ha detto Rosolen -. Il Friuli Venezia Giulia, infatti, non è solo
una piattaforma logistica ideale sulla carta, ma lo è già nella
realtà e può ulteriormente affermare il proprio ruolo" ha
concluso l'assessore.
A delineare gli obiettivi del convegno Maria Cristina Pedicchio e
Lucio Sabbadini, rispettivamente presidente e amministratore
delegato del cluster Mare Fvg.
Il confronto si è poi spostato sulle riflessioni in tema di
porti, cantieristica navale, nautica e porti turistici. Gli
interventi sono stati curati da relatori di riferimento
nazionale, tra cui Paolo Guglia, responsabile del gruppo di
coordinamento del progetto Waterborne, Antonella Querci,
dirigente Sviluppo innovazione programmazione EU del Programma
trasformazione digitale ed ecologica, Riccardo Buiatti della
Monte Carlo Yacht Spa, Pietro Angelini, direttore del distretto
della nautica e della portualità Toscana e Massimo De Domenico,
responsabile tecnico Fratelli D'Amico Armatori.
L'economia blu è stata rappresentata come uno dei principali
attori dello sviluppo futuro da cui ci si attende la spinta anche
per una forte attrazione occupazionale. Se, come ha sottolineato
Pedicchio, il 70 per cento dei bambini che oggi frequentano la
scuola primaria sarà occupato in futuro in lavori che oggi ancora
non esistono, gran parte di queste professionalità potrebbero
svilupparsi nel cluster mare. Motivo questo per considerare
positivo il sostegno che il ministero per l'Università e la
ricerca sta imprimendo al ruolo dell'Italia nel prossimo
coordinamento della piattaforma europea della blue economy che
nascerà a breve come piattaforma tecnologica.
Quanto al lavoro del cluster Mare Fvg, si sono da poco conclusi
sette tavoli tematici che hanno messo a confronto la ricerca e
l'impresa per la scrittura comune di progetti di innovazione
pronti ad essere immessi nel mercato con l'obiettivo di produrre
risultati diretti nel medio e breve periodo, ovvero con un
orizzonte che guarda al 2030.
Ai tavoli sono stati coinvolti 20 enti scientifici, 22 piccole e
medie imprese, sette grandi imprese e diverse università dal cui
confronto sono state sviluppate 41 idee di innovazione. Di
queste, otto riguardano i materiali, sette l'elettrificazione dei
mezzi, altrettante la digitalizzazione, sei la domotica, cinque
l'applicazione di combustibili alternativi, quattro lo smart
design e quattro l'energia sostenibile e l'incremento
dell'efficienza energetica.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione e ricerca, Alessia Rosolen.
Foto ARC Montenero