Udine, 11 dic - "Quello che vale per la situazione demografica
della montagna, vale parimenti, con tutte le peculiarità dei
casi, anche in altri territori della nostra regione. Situazioni
di difficoltà che affrontiamo come opportunità e sfida; questo
progetto ci aiuta a capire in maniera trasversale come consegnare
gli spazi delle 'terre alte' ai nostri giovani, affinché se ne
riapproprino. Credo che la montagna rappresenti il paradigma
dell'evoluzione della società: dai percorsi formativi,
all'offerta, alla sua capacità di resilienza, fino alle nuove
modalità di sviluppo che ruotano attorno all'intero tema del
lavoro; azioni da prendere a esempio, a divenire buone prassi, e
non più attività residuali, come per molti anni sono state
considerate".
Sono solo alcune delle riflessioni che l'assessore al Lavoro,
formazione e istruzione del Friuli Venezia Giulia, Alessia
Rosolen, ha portato questa mattina, nella sede di Udine della
Regione, alla presentazione degli esiti del progetto "Innovalp
2023. Non è una montagna per giovani. Uno sguardo innovativo per
il cambio passo delle terre alte", un percorso di innovazione
sociale promosso dalla cooperativa Cramars che si è sviluppato
con il coinvolgimento di oltre 40 tra docenti, studiosi e
portatori di interessi, più di 100 studenti e oltre 500 altre
persone nelle varie attività di cui si è composto l'articolato
progetto.
"Abbiamo una importante quantità di norme regionali delle diverse
direzioni, che destinano risorse significative alla montagna, per
dare risposte alle esigenze di chi vive e lavora in questi
territori. Progetti come Innovalp, di studio della struttura del
territorio, di ascolto delle comunità e raffronto tra generazioni
e 'modi' diversi, ci forniscono uno strumento in più" ha
sottolineato, poi, Rosolen ricordando che l'Amministrazione sta
lavorando su una legge di welfare territoriale che permetterà "di
colmare in autonomia il gap salariale, culturale, economici e
sociali su cui teoricamente la stessa Regione non potrebbe
intervenire, perché frutto di decisioni ora prese altrove".
"La costruzione di servizi, la messa a disposizione di percorsi e
l'individuazione di soggetti pro-attivi sul territorio,
costituiscono il welfare territoriale di cui l'Amministrazione
regionale è soggetto interlocutore importante - ha sottolineato
Rosolen -. L'innovazione sociale della comunità della montagna è
un paradigma anche per il tema del lavoro - ha ribadito -; non lo
è, difatti, solo sul tema dell'istruzione, della formazione,
dell'università e dei servizi legati alla famiglia. La montagna è
un luogo dove le azioni possono avere un senso completamente
diverso e con finalità diverse, e in cui sviluppare nuovi modelli
organizzativi del lavoro; ne un esempio quello agile, che può
avere un impatto importante nel ripopolamento, attraverso la
scelta autonoma dei singoli lavoratori, rispetto alla propria
organizzazione di vita".
"Quando parliamo di futuro, anche della montagna, parliamo di
sostenibilità: ambientale, economica e soprattutto sociale - ha
aggiunto, infine, Rosolen -. Il progetto della cooperativa
Cramars ha un valore importante per diversi motivi: rappresenta
la sintesi di tutte le azioni che la politica mette in campo per
queste zone del Friuli Venezia Giulia, è la sperimentazione di
passaggi di visione. Mette in luce il ruolo pro-attivo,
profondamente cambiato, di tutti i soggetti coinvolti, dalle
scuole fino ai consorzi, così come è cambiato l'approccio,
rispetto a solo pochi anni fa, che non è più assistenziale".
ARC/PT/al
Una fase dei lavori di Innovalp oggi a Udine
L'assessore regionale alle Politiche sociali Alessia Rosolen durante i lavori di Innovalp