La Giunta Regionale


18.03.2024 12:21

Salute: Riccardi, alleanze garantiscono migliori risposte

Gratitudine all'associazione sandanielese "Due Pistoni" per la raccolta fondi
San Daniele del Friuli, 18 mar - "Per far fronte alle sfide che abbiamo davanti servono alleanze strutturali fra il sistema istituzionale, distribuito sul territorio, quello professionale e le organizzazioni di volontariato come l'associazione "Due Pistoni" che ci dimostra come la generosità contribuisce a dare importanti risposte ai bisogni di salute dei cittadini. In stagioni storiche come quella che stiamo vivendo, le alleanze sono elementi indispensabili per offrire migliori condizioni di salute".
Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, oggi all'ospedale di San Daniele del Friuli, in occasione dell'evento 'Una realtà sanitaria al servizio dei cittadini sensibili per il bene comune: l'ospedale di San Daniele del Friuli ed il suo territorio' organizzato per ringraziare l'associazione sandanielese "Due Pistoni" per la raccolta fondi, patrocinata dalla Comunità Collinare e avvenuta nel corso del 2023, che ha permesso la donazione di nuova strumentazione per l'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc).
I fondi hanno permesso l'acquisto di un ecografo e di un laser, rispettivamente per la Cardiologia e per la sala operatoria per l'Urologia dell'ospedale di San Daniele, e una macchina di urodinamica destinata all'Istituto di medicina fisica e riabilitazione Gervasutta, indispensabile per la diagnostica uro-neurologica nel paziente con lesione midollare o patologia neurologica con compromissione della funzione delle vie urinarie.
La nuova strumentazione è già in uso presso le relative strutture e permette di migliorare la diagnostica cardiologica, consentire un efficace trattamento delle maggiori patologie urologiche con l'utilizzo di un laser di ultima generazione, il primo di questo tipo utilizzato nelle strutture ospedaliere pubbliche in Italia. Presenti all'evento, fra gli altri, David Turello direttore sanitario Asufc, Alessandro Conte della direzione medica ospedale di San Daniele del Friuli, il presidente dell'associazione di volontariato "Due Pistoni" Luigino Minciotti, il sindaco di San Daniele del Friuli Pietro Valent, il presidente dell'assemblea dei sindaci della collinare Michele Fabbro e il presidente della Comunità Collinare Luigino Bottoni.
Nel rimarcare la gratitudine all'associazione "per questi atti di generosità importanti" e apprezzando l'ampia partecipazione di tanti sindaci del territorio e di molti professionisti della sanità, Riccardi ha dedicato un passaggio del suo intervento a valorizzare un'esperienza che si è concretizzata in quest'area: "un'esperienza da osservare e, nei risultati, da moltiplicare in quella che è la dinamica fra ospedale e sistema territoriale; un'area che ha anticipato gli eventi. Non è un caso - ha puntualizzato - se in questa terra è nata ed è tuttora vitale la Comunità collinare del Friuli".
Nel suo discorso, l'esponente della Giunta Fedriga ha poi condiviso una riflessione sulle necessarie e complesse scelte da assumere nella revisione del sistema sanitario e sull'importanza di spiegarle ai cittadini.
"Dobbiamo far arrivare alle persone un'informazione in grado di far comprendere la necessità di adottare decisioni che potrebbero apparire impopolari ma che rendono più solida la capacità di garantire risposte nel tempo; oggi riusciamo ancora ad assicurarle ma se non assumeremo decisioni forti sul lato organizzativo e sulle specializzazioni delle strutture andremo incontro ad un decremento dei livelli di assistenza".
Riccardi ha poi voluto dipanare ogni dubbio: "non abbiamo bisogno di chiudere gli ospedali e di ridurre i posti letto ma di rivedere un sistema che ha un impianto di risposta al bisogno di salute che non ha corso alla stessa velocità della trasformazione della società: basti pensare a due elementi che sono cambiati nel tempo, l'incremento delle cronicità e il calo demografico, che impongono di prendere delle decisioni per cambiare il modello ma anche alle opportunità offerte dalla tecnologia e dalla ricerca".
"In questo contesto, il tutto dappertutto non può reggere - ha concluso -. E' indispensabile guardare ad un impianto di natura organizzativa multidisciplinare e sempre meno verticale oltre alle alleanze istituzionali, professionali con il volontariato e il sistema privato accreditato anche se la sanità deve restare in mano pubblica". ARC/LP/al