Trieste, 21 giu - "Abbiamo trovato un importante e per centri
versi inedito punto di incontro tra le componenti della minoranza
linguistica slovena iscritte all'albo delle associazioni slovene
e quelle delle Valli del Natisone e della Val Resia che per
scelta non lo sono e che fino adesso rimanevano penalizzate nei
finanziamenti".
Così l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo
Roberti, a commento dell'approvazione in Consiglio regionale
della proposta presentata dalla Giunta e illustrata
dall'assessore Roberti in base alla quale "nelle more di
revisione delle norme relative alla tutela del resiano e delle
varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della
Val Canale, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere
un contributo straordinario di 30mila euro ai seguenti soggetti
destinatari: Comune di Resia, Circo culturale Jacopo Stellini,
Istituto Slavia Viva, Forum per la Slavia , Pro Loco Stregna,
Associazione Slavia Friulana nel mondo e Circolo culturale e
assistenziale "Valli San Leonardo".
Oltre all'impegno per lo stanziamento di 30mila euro, l'assessore
ha sottolineato anche la parte dell'accordo che riguarda
l'incontro previsto per la prossima settimana, con la presenza
anche delle istituzioni dello Stato sloveno, per un confronto
finalizzato alla soluzione "di un problema storico - ha detto
Roberti - che riguarda la tutela di una lingua che è patrimonio
del Friuli Venezia Giulia".
Sempre in tema di tutela delle minoranze, la Giunta regionale del
Friuli Venezia Giulia, riunitasi oggi a Trieste, ha approvato, su
proposta dello stesso Roberti, i criteri per la formazione del
programma di ripartizione delle risorse del Fondo regionale per
la minoranza slovena che può contare a bilancio, per il 2019, di
uno stanziamento di 100mila euro.
In sostanza l'Esecutivo regionale ha scelto di concentrare le
risorse del Fondo sulla categoria di intervento riservata alle
istituzioni scolastiche, anche perché gli altri potenziali
beneficiari (enti locali, organizzazioni attive per la tutela
della minoranza) possono accedere con più facilità ad altre fonti
di finanziamento previste dalla legge a tutela della stessa
minoranza.
Il limite minimo di contribuzione per i programmi presentati da
una singola istituzione è di 5mila euro, mentre quello massimo
ammonta a 10mila euro. Nel caso di programmi di intervento frutto
di un accordo di rete sottoscritto da più soggetti il limite
massimo arriva a 20mila euro. Qualora invece, oltre a esserci la
partnership tra più istituzioni, nel programma ci siano tutte le
attività indicate nei criteri (iniziative integrative
dell'insegnamento dello sloveno, interscambio studentesco e di
docenti con la Slovenia e arricchimento offerta formativa con
enti e organizzazioni della minoranza) il limite massimo si alza
a 50mila euro.
ARC/GG/ep
L'assessore Pierpaolo Roberti