Un plauso da Claudia Fiaschi, portavoce Forum terzo settore
nazionale
Udine, 8 feb - "Un esercito straordinario che è riuscito a far
fronte a questioni sociali spesso rimaste nascoste, il cui ruolo
deve restare forte per vincere la sfida dell'integrazione
socio-sanitaria".
Questo il concetto espresso dal vicegovernatore del Friuli
Venezia Giulia, con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, nel
corso della presentazione del rapporto 2018 del Terzo Settore in
Fvg.
Scorrendo i dati che fotografano l'incidenza economico-sociale
del comparto, Riccardi ha evidenziato che "questi numeri, se
raffrontati con gli stessi indicatori a livello nazionale, sono
ben al di sopra del peso che normalmente viene attribuito alla
nostra regione, a dimostrazione che qui il volontariato sociale
trova radici in una sensibilità tipica e nella storia stessa di
questi territori".
Riccardi è poi tornato sul tema del rapporto tra pubblico e
privato nell'erogazione dei servizi alla salute del cittadino,
rimarcando ancora una volta che "l'organizzazione del sistema
socio-sanitario regionale non può trovare risposte esclusivamente
all'interno delle aziende sanitarie pubbliche, ma deve
necessariamente guardare anche al privato e comprendere il
sistema della cooperazione e dell'impresa sociale, elemento
irrinunciabile per le risposte che già fornisce".
Alla presentazione, che si è svolta a Udine nella sede della
Regione, ha preso parte Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del
Terzo settore nazionale la quale ha rivolto un plauso alla
pubblicazione per la profondità di analisi e per la semplicità di
linguaggio, che la rende strumento fruibile a tutti. Fiaschi ha
poi sottolineato come il Friuli Venezia Giulia sia "dotato di una
solida rete di soggetti del terzo settore che investono molto nei
rapporti con la Regione e le istituzioni, ma anche di una
consapevolezza del proprio ruolo che deve trovare occasione di
maturità ulteriore nella riforma nazionale, soprattutto cogliendo
quegli strumenti nuovi capaci di incidere sulla qualità di vita
delle persone".
Assente, per concomitanti impegni istituzionali, l'assessore alle
Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, competente per le politiche
sul volontariato, che ha comunque reso noto il suo messaggio: "il
terzo settore rappresenta una spina dorsale irrinunciabile per
una regione come la nostra, dove non soltanto il volontariato è
estremamente diffuso, ma dove spesso associazioni ed imprese
sociali risultano fondamentali per l'erogazione di alcuni
servizi".
"A breve - ha aggiunto Roberti - partirà il tavolo di lavoro con
i rappresentanti delle diverse categorie dal quale emergeranno
gli elementi utili per ridefinire la normativa regionale di
settore alla luce della riforma nazionale, con il fine di rendere
più agevole il lavoro ai volontari e consentire a questo nostro
patrimonio di esprimere tutto il suo potenziale".
Il rapporto, a cura di Paolo Tomasin e Giorgio Volpe, è stato
introdotto da Franco Bagnarol, portavoce del forum del Terzo
Settore del Fvg, e da Marco Iob, presidente del Centro servizi
volontariato del Fvg (Csv), i due enti che ne hanno reso
possibile la pubblicazione assieme al contributo
dell'amministrazione regionale.
Scorrendo i dati principali del rapporto, emerge il costante
aumento del numero di istituzioni non profit (+35% dal 2011
secondo il censimento Istat) che oggi sfiorano le 10.500 unità,
ponendo il Friuli Venezia Giulia tra le regioni a maggior
incidenza rispetto alla popolazione (una ogni 116 abitanti).
Il mondo non profit impegna 168.916 volontari (+43%) e dà lavoro
a oltre 18.200 occupati, pari al 3% degli occupati complessivi,
con un aumento in 5 anni di 71 lavoratori ogni 100.
Fanno parte del Terzo settore regionale anche 1251 associazioni
di volontariato e 856 associazioni di promozione sociale iscritte
ai registri regionali. Vi sono poi 211 cooperative sociali che
occupano oltre 12 mila persone, dando lavoro anche a quasi 800
persone svantaggiate. In Friuli Venezia Giulia operano inoltre
127 fondazioni.
Al centro del rapporto anche la prospettiva di cambiamento
derivante dalla riforma del Terzo Settore nazionale, con uno
sguardo al nuovo ruolo della Regione, al sistema degli incentivi
e del sostegno per obiettivi locali, nonché al sistema di
collaborazione con gli enti locali nell'ambito delle attività
socio-assistenziali.
ARC/SSA/dfd
Il vicegovernatore Riccardo Riccardi alla presentazione del Rapporto Terzo Settore Fvg 2018 - Udine, 8 febbario 2019.
Foto ARC Montenero