La Giunta Regionale


13.03.2015 18:36

PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE: ESEMPIO DI POLITICHE BASATE SULLA PROGRAMMAZIONE

Trieste, 13 mar - Uno strumento flessibile pensato per aggiornamenti costanti con il contributo di tutti. Lo ha detto l'assessore regionale all'Ambiente e all'Energia Sara Vito riferendosi al Piano di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia, oggetto del primo di quattro eventi informativi, tenutosi oggi a Gorizia e organizzato dall'Ordine regionale dei Geologi.

"Il bilancio di questi primi due anni di Amministrazione - ha evidenziato l'assessore - credo, e spero, faccia intravedere i risultati che stiamo mettendo in campo; alla fine di questo percorso dedicato al Piano di Tutela delle Acque, vorrei contare su uno strumento flessibile, pensato per costanti aggiornamenti, con il contributo di tutti voi, a cui chiedo la collaborazione dando la nostra massima disponibilità ad acquisire le vostre osservazioni per creare un lavoro di qualità".

Secondo l'assessore la sfida importante è quella di superare le emergenze e fronteggiare adeguatamente le complessità che, in materia ambientale, sono moltissime, per favorire politiche di settore che si basano su pianificazione e programmazione. "Il Piano - ha aggiunto Sara Vito - è un esempio emblematico. Lo sforzo che abbiamo fatto è stato quello di mettere al centro la tutela delle acque attraverso uno strumento di pianificazione che si inserisce in un contesto europeo".

La volontà consiste dunque nell'affrontare le tematiche ambientali "che non devono guardare a confini amministrativi", in un'ottica di bioregione. Il tema delle acque si affianca a quello della Difesa del Suolo e del Rischio idrogeologico. Argomenti che, secondo l'assessore regionale Vito, vanno affrontati sempre in un'ottica di ampio respiro, per dare risposte più efficienti ai cittadini. Vito ha sottolineato, inoltre, i passi avanti fatti nel settore della depurazione ricordando lo sblocco dell'Accordo di Programma del depuratore di Servola.

L'incontro ha dato conto dell'iter del documento regionale di tutela delle acque che, dopo l'adozione del progetto di Piano a fine dicembre e l'approvazione a gennaio, è oggetto di consultazione pubblica della durata di sei mesi per conoscere le varie proposte e rendere partecipi tutti i portatori di interessi. Poi seguirà il parere motivato da parte della Giunta regionale per arrivare, infine, all'adozione vera e propria e alla sua approvazione.

Durante l'incontro odierno sono state comunicate, inoltre, le prossime riunioni pubbliche, che verranno confermate sul portale della Regione FVG, per facilitare le consultazioni: due incontri introduttivi a Udine e a Gorizia il 23 e il 30 marzo prossimi, seguiti da tre incontri tematici a Tolmezzo il 5 maggio, a San Vito al Tagliamento il 12 maggio e il 26 maggio a Palmanova. Un incontro conclusivo si terrà a Pordenone il 13 ottobre dove si raccoglieranno tutte le informazioni pervenute e si darà evidenza dell'esito delle consultazioni.

Nel dettaglio, il progetto di Piano di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia garantisce la salvaguardia qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e sotterranee, in particolare il loro uso sostenibile a tutela delle generazioni future. Nello specifico, il Piano tiene conto dei fabbisogni, delle disponibilità, del minimo deflusso necessario alla vita dei corsi d'acqua, delle capacità di ravvenamento delle falde (ovvero dell'operazione mediante la quale viene innalzato il livello di una falda freatica) e delle destinazioni d'uso delle risorse compatibili con le loro caratteristiche qualitative e quantitative.

L'Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia, secondo cui il documento rappresenta un passo fondamentale nella strategia atta a perseguire un uso sostenibile delle risorse del territorio, ha già in programma altri tre eventi conoscitivi di carattere tecnico che verteranno sulle tre componenti principali che riguardano la gestione e l'utilizzo delle acque: suoli, acque superficiali e sotterranee e acque marino costiere e di transizione che si realizzeranno a Pordenone, Udine e a Palmanova.

All'incontro, a cui ha portato il saluto anche il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, sono intervenuti Andrea Braidot dell'Autorità di Bacino di Venezia che ha relazionato su "L'inquadramento normativo e i rapporti con il Piano di Gestione delle Acque e il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni" mentre sui problemi, le scelte e le soluzioni è intervenuto Roberto Schak, della direzione centrale Ambiente della Regione con Daniela Iervolino e Federica Lippi.

Ha chiuso l'evento il presidente dell'Ordine dei Geologi del FVG Fulvio Iadarola sottolineando come l'Ordine stia già lavorando per presentare un documento contenente proposte e osservazioni e della necessità di un loro maggior coinvolgimento come esperti e conoscitori del territorio anche in un'ottica di prevenzione.

ARC/Com/PPD