La Giunta Regionale


05.06.2014 16:10

AMBIENTE: VITO, DOPO UN ANNO DALLO SVASO DEL LUMIEI BILANCIO POSITIVO

Udine, 05 giu - Il bilancio ambientale dopo lo svaso del Bacino del Lumiei è positivo e la situazione è tornata come a gennaio 2013. I dati del monitoraggio presentati oggi ad Udine dall'assessore regionale all'Ambiente e all'Energia Sara Vito dimostrano come la situazione sia ritornata ai livelli precedenti all'operazione di svuotamento totale del bacino sito tra i comuni di Sauris e Ampezzo.

"A distanza di un anno si può affermare che oltre ad avere un bilancio ambientale positivo oggi è anche garantita la sicurezza e la maggiore efficienza della diga. Come dimostrano le approfondite analisi svolte secondo il Piano di monitoraggio approvato dalla Regione e con la verifica degli enti di controllo ARPA-Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ed ETP-Ente Tutela Pesca, si può notare un recupero delle condizioni ante svaso, in alcuni casi il raggiungimento di uno stato elevato e di condizioni migliori per quanto riguarda la fauna ittica presente nel torrente Lumiei.

Non si può negare che l'intervento sia stato delicato e abbia avuto impatto sugli ecosistemi locali, ma - ha ribadito Vito - era necessario per garantire la sicurezza dell'impianto a settanta anni dalla sua costruzione". Lo svuotamento rispondeva infatti ad una prescrizione dell'Ufficio tecnico per le dighe di Venezia del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che richiedeva in tempi brevi a Edipower, gestore della diga, interventi di manutenzione. Così nel mese di gennaio 2013 è iniziato lo svuotamento totale del Bacino del Lumiei, eseguito per la prima volta dalla costruzione della diga avvenuta negli anni '40.

Inizialmente attraverso le opere di derivazione è stata raggiunta la quota minima di regolazione, successivamente dall'1 al 22 febbraio 2013 sono state eseguite le delicate operazioni di svaso mediante l'apertura dello scarico di fondo e l'intervento meccanico sul sedimento nel Bacino. Le operazioni di pulizia sono state precedute, accompagnate e seguite da una serie di monitoraggi che hanno esaminato i differenti aspetti ambientali: le caratteristiche morfologiche e granulometriche dei tratti fluviali a valle della diga, la qualità chimico-fisica e biologica delle acque, le principali specie animali e vegetali che popolano i corsi d'acqua interessati.

La fluitazione a valle conseguente all'apertura della paratoie ha comportato l'intorbidimento temporaneo delle acque del torrente Lumiei a valle della diga e del tratto di fiume Tagliamento dalla confluenza del Lumiei a Socchieve sino a Casali Vinadia, ad Invillino, a monte di Tolmezzo (tratto, quest'ultimo, normalmente asciutto) e depositi di limo per i 20/25 chilometri di alveo interessato. Per quanto riguarda i lavori di ripristino ambientale, il limo sedimentato nell'alveo del torrente Lumiei è stato rimosso dai "lavaggi" effettuati tramite appositi rilasci di acque dalla diga e attraverso l'intervento di rimozione meccanica effettuato a Plan del Sach; quello sedimentato nell'alveo del fiume Tagliamento è stato in gran parte rimosso naturalmente dagli eventi di piena, dopo essere stato adeguatamente rimescolato alle ghiaie dell'alveo, in parte oggetto di intervento meccanico ad Enemonzo.

Per quanto riguarda gli alvei fluviali, i monitoraggi effettuati sia nel torrente Lumiei che nel fiume Tagliamento - hanno dichiarato i tecnici della direzione regionale Ambiente e di ARPA - dimostrano che le condizioni già dopo poche settimane erano e sono ancora oggi del tutto comparabili con quelle precedenti all'operazione. La portata superficiale del torrente Lumiei, che prima dello svaso si infiltrava completamente poco a valle di Plan del Sach, oggi percorre in superficie un tratto più lungo, a fronte della presenza di una parte del limo che si è infiltrata tra le ghiaie dell'alveo. La qualità chimico-fisica delle acque è risultata sempre di livello elevato.

Per gli altri parametri si è verificato il recupero delle condizioni ante svaso: le comunità biologiche come i macroinvertebrati, le alghe macrofite e le diatomee, importanti elementi vitali che testimoniano la qualità ecologica delle acque, mostrano di raggiungere caratteristiche e livelli come previsto dalle norme di riferimento e pienamente confrontabili con quelli precedenti. Gli anfibi, come la rana temporaria, sono prontamente tornati a popolare, a fini riproduttivi, gli ambienti laterali del torrente. Le maggiori modificazioni, in positivo, le mostrano i pesci, poiché nel lago, già dalla tarda primavera, grazie ad uno specifico accordo fra Edipower e l'ETP, sono tornate abbondanti e pescabili le trote fario.

"Le attività di monitoraggio non si concluderanno oggi - ha assicurato Vito - ma proseguiranno da parte di ARPA nell'ambito del Piano di Tutela delle Acque a cui la direzione Ambiente sta lavorando e che ha tra i suoi obiettivi l'analisi conoscitiva dei corpi idrici sotterranei e di superficie". A margine dell'incontro, al quale ha partecipato il presidente della IV Commissione consiliare Vittorino Boem, l'assessore ha ricordato che la Regione sta lavorando anche per ottemperare alla direttiva Ue "Acque", che impone entro il 2015 il raggiungimento di un buono standard di qualità delle acque.

ARC/EP

 
rilasciate a margine della conferenza stampa su un anno di monitoraggio ambientale del Bacino acquifero del torrente Lumiei, a Udine il 5 giugno 2014