La Giunta Regionale


14.03.2014 16:14

SMALTIMENTO RIFIUTI: VITO, SOLUZIONE PER LA BRUCIATURA DI SFALCI E POTATURE

Trieste, 14 mar - La terra dei fuochi ha prodotto una normativa nazionale che definisce un piano d'azione per le emergenze ambientali e industriali. L'illecito smaltimento di rifiuti è diventato finalmente sanzionabile penalmente. Questa normativa ha però incluso nel reato penale anche la combustione in pieno campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale, creando in Friuli Venezia Giulia e nel resto d'Italia una situazione paradossale in quanto da secoli il materiale vegetale in eccesso costituito da paglie, sfalci e potature viene eliminato bruciandolo. Gli amministratori locali del Friuli Venezia Giulia stanno dunque attendendo risposte certe sulla questione per gestire in modo adeguato la situazione. In proposito l'assessore all'Ambiente Sara Vito annuncia che una soluzione sta arrivando. "Va vista con favore - spiega - la presentazione alla Camera dei deputati di un disegno di legge governativo che prevede disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, collegato alla legge di stabilità 2014, che a breve sarà discusso in Commissione Ambiente". "La norma prevede infatti (articolo 29) la cancellazione del reato penale della combustione in pieno campo dei residui vegetali derivanti da lavorazione agricola e forestale".
"Ancora una volta - prosegue l'assessore del Friuli Venezia Giulia - è la normativa comunitaria ad indicare la strada per risolvere la questione. Nel settembre 2013, infatti, è stata approvata in Commissione Ambiente una risoluzione che impegnava il Governo ad escludere le piccole attività agricole delle aree montane o svantaggiate dall'applicazione della normativa sui rifiuti". Dunque "finalmente arriva il disegno di legge che aspettavamo", sottolinea Vito: "l'articolo 29 rappresenta una soluzione per tutte le aziende agricole che fino ad oggi erano impossibilitate a trasportare, rimuovere e bruciare le paglie, gli sfalci e i residui di potatura. La norma che a breve verrà discussa rispetta la condizione prevista dalla politica agricola comunitaria e prevede che i Comuni possano individuare i luoghi, i periodi e gli orari in cui è consentita la combustione controllata, in quantità definite". "Ritengo - conclude Vito - che debbano essere messe in atto tutte le pratiche che permettano il riutilizzo del materiale vegetale, come del resto previsto da una corretta pratica agronomica. Esso rappresenta, come noto, un reintegro della sostanza organica a beneficio della fertilità dei suoli. Gli agricoltori lo sanno bene e, per quanto possibile, non rinunciano al reimpiego dei residui, interrandoli. Laddove questo non è possibile gli agricoltori devono essere messi nelle condizioni di non incorrere in un reato penale quale quello previsto dalla legge attuale. Ben venga la discussione del disegno di legge che auspichiamo svolga il suo corso rapidamente". ARC/Com/PPD