La Giunta Regionale


05.03.2014 17:37

AMBIENTE: VITO INCONTRA STUDENTI DELL'UNIVERSITÀ DI DORTMUND

Trieste, 05 mar - Scambio di conoscenze, metodologie e approcci relativi alla definizione e valutazione del rischio dei pericoli naturali esistenti per avviare una corretta pianificazione territoriale. È stato questo il tema dell'incontro, proposto dal CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche di Padova e svoltosi oggi a Trieste, tra un gruppo di studenti dell'Università Tecnica di Dortmund (Germania), l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito e i tecnici regionali che si occupano della pianificazione idrogeologica.
Gli studenti tedeschi, in visita nel Nord Est per una serie di incontri conoscitivi e formativi, hanno scelto il Friuli Venezia Giulia per approfondire gli studi perché il territorio regionale ha conosciuto numerose emrgenze naturali, quali il terremoto e i problemi idrogeologici per le esondazioni dei fiumi. Nello specifico, con i tecnici del servizio hanno analizzato l'area della Val Canale e del Canale del Ferro, che è stata interessata nell'agosto 2003 da un importante evento alluvionale. "Una pianificazione territoriale di successo - ha ricordato l'assessore Vito, che ha incontrato con molto piacere gli studenti - si realizza con una cooperazione transnazionale e con azioni comuni. Nella nostra regione abbiamo diversi bacini idrografici internazionali come quello del fiume Isonzo che interessa l'Italia e la Slovenia e quello del torrente Slizza, che si trova all'interno del bacino del Danubio e riguarda l'Italia e l'Austria. Dobbiamo unire le forze, le esperienze e le conoscenze per sviluppare una strategia interregionale e per mettere in campo misure comuni per una risposta sostenibile".
L'assessore Vito si è anche soffermata sulle capacità di creare sinergie. "La pianificazione territoriale - ha spiegato - richiede un lavoro di squadra e la Regione lo sta portando avanti anche con una forte collaborazione tra gli assessorati. Il Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime Regioni in Italia a dotarsi di strategie di pianificazione attraverso piani obbligatori in particolare dopo l'esperienza del terremoto del 1976. Questo approccio è ora ben consolidato nella metodologia e permette la mappatura dei pericoli naturali". "Lo scorso anno - ha aggiunto l'assessore - abbiamo ultimato il Progetto di Piano di Stralcio per l'Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Fella sia nella parte idraulica che in quella geologica, con un processo partecipato, accogliendo in modo motivato le proposte di miglioramento delle popolazioni locali". ARC/MCH